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Dopo Vasco, Palermo "sognava" Mengoni: ma lo stadio (per ora) non riapre ai concerti

Dopo l'annuncio del concerto di Mengoni a Messina è esplosa la polemica. Il live di Vasco aveva riacceso le speranze ma al Barbera non ci sono eventi in programma

Peppe Musso
Collaboratore
  • 31 gennaio 2024

Lo stadio Renzo Barbera strapieno di fan in attesa del concerto di Vasco Rossi e Marco Mengoni

Niente concerti nè grandi eventi in programma allo stadio di Palermo. Il mega concerto di Vasco Rossi ci aveva fatto sperare in una riapertura del Renzo Barbera e del ritorno dei concertoni ma le cose nella realtà sembrano andare diversamente, almeno al momento. Nessuna data in programma infatti ed è subito polemica dopo l'annuncio di Marco Mengoni a Messina.

Dopo venticinque lunghi anni a giugno scorso il "Renzo Barbera" ha infatti riaperto ai grandi eventi con il doppio concerto di Vasco Rossi, che ha registrato sold-out per entrambe le date. Ma soprattutto aveva acceso la speranza di rivedere il capoluogo siciliano teatro di grandi eventi, non soltanto sportivi, proprio come accadeva un tempo. Almeno per il momento, però, sembra che le serate del Blasco rimarranno un unicum.

La beffa è arrivata con l'annuncio del concerto di Marco Mengoni nel 2025 allo stadio "Franco Scoglio" di Messina, organizzato da Musica da Bere, proprio la stessa agenzia che, insieme con Live Nation, ha portato Vasco a Palermo. Al post su Facebook che annuncia la tappa siciliana del cantante di Ronciglione, tanti i commenti di chi critica la scelta di non aver inserito anche una data nel capoluogo siciliano, magari allo stadio.
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A rispondere alle domande sul perché non si sia replicato a Palermo è la società organizzatrice dell’evento, che ha parlato di «condizioni logistiche ed economiche insostenibili», oltre che di «sacrifici enormi per portare a termine l’evento del Barbera di giugno 2023, voluto “a tutti i costi”» ma, a quanto pare, raggiunto a seguito di un iter molto tortuoso.

Tra le varie problematiche è stato segnalato anche un «rapporto non molto chiaro e diretto con il Comune di Palermo», e la promessa di non tornare fin quando non ci saranno «condizioni ottimali e sufficientemente chiare».

Dal canto suo il Comune ha ribadito come la città sia invece «apertissima ai grandi eventi», e lo testimonierebbero proprio Vasco Rossi a giugno, ma anche i successivi concerti di Claudio Baglioni al Velodromo ed Elodie per Capodanno.

«La questione riguarda principalmente il Palermo Calcio, non noi – ha spiegato l'assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella – E in ogni caso per organizzare eventi di tale portata un certo esborso economico è sempre necessario», ha concluso.

La questione, però, è molto più complessa di così. Anche a livello strutturale, infatti, lo stadio Barbera non è ottimizzato per ospitare grandi eventi. Per permettere ai mezzi pesanti di entrare in campo e montare palchi di dimensioni adeguate a determinati artisti, ad esempio, è necessario demolire una parte dell’impianto, che poi deve anche essere ricostruita.

Una soluzione potrebbe essere quella di autorizzare una modifica in pianta stabile dell’impianto, ma gli iter per situazioni analoghe sono spesso risultati molto lunghi.

Il Barbera, inoltre, è in concessione da parte del Comune alla società rosanero, che paga un canone annuale. Per quanto riguarda i lavori di manutenzione, che spetterebbero al proprietario della struttura, spesso vengono comunque svolti dal Palermo Calcio, che poi riceve uno scomputo del canone.

Si va ad unire, quindi, anche il problema della gestione dei costi e dei ricavi di questi eventi, che procurano inevitabilmente danni alla struttura (come, al manto erboso e all’ingresso della tribuna, per fare alcuni esempi). La somma che il Palermo ha ricevuto a seguito dei concerti di Vasco, 164.000 euro, interamente destinata al recupero delle aree danneggiate, non è bastata a coprire tutto.

La società rosanero preferisce non esprimersi in merito. La situazione, in sintesi, appare davvero molto complessa.
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