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Dopo mesi di siccità buone notizie in Sicilia: ecco le città dove ha piovuto di più, i dati

Buone notizie per quanto riguarda l’accumulo delle riserve idriche, utili soprattutto in estate per idratare le piante e far sopravvivere uomini e animali

Aurelio Sanguinetti
Esperto di scienze naturali
  • 9 marzo 2025

Le piogge delle ultime settimane di febbraio e delle prime giornate di marzo hanno migliorato sensibilmente lo stato di salute dei corpi idrici siciliani, vessati da mesi di siccità e di ridotte precipitazioni, sebbene siano ancora necessari dei piccoli interventi in alcuni invasi dell’isola.

Questa è l’opinione dei tecnici del servizio informativo agrometeorologico siciliano (Sias), che stanno monitorando costantemente gli effetti delle piogge sui fiumi, sui laghi e sulle campagne siciliane, per troppo tempo sofferenti a causa delle note condizioni climatiche che hanno afflitto la nostra regione l’anno scorso.

«Il mese scorso è stato caratterizzato da una serie di perturbazioni ben intervallate tra loro che ha prodotto quasi ovunque quantitativi di pioggia superiori alle medie del periodo» hanno spiegato gli specialisti, che si sono poi dichiarati fiduciosi riguardo le condizioni di siccità che hanno colpito in particolare le province meridionali e centrali durante il 2024.

«Esse dovrebbero essere superate». Secondo i dati forniti dalla Sias, la media mensile delle precipitazioni del mese scorso dovrebbe essere pari a 106 mm, con un numero medio di giorni piovosi (10) superiore al valore medio del periodo 2003-2022.

Per quanto riguarda invece le comunità più piovose della regione, Pedara (Catania) risulta essere il comune in cima alla lista di febbraio, con ben 16 giorni di pioggia, mentre le stazioni di Acate (Ragusa) e di Torregrotta (Messina) hanno registrato il minor numero di giorni piovesi: solo 6. La media mensile regionale delle precipitazioni risulta inoltre di 23 mm superiore rispetto alla norma.

La città che ha visto, infine, la maggior quantità di pioggia per una singola precipitazione è stata Messina, con 119,2 mm di pioggia caduta in un solo giorno. Tutte queste sono buone notizie per quanto riguarda l’accumulo delle riserve idriche, utili soprattutto in estate per idratare le piante e far sopravvivere uomini e animali.

Bisogna tuttavia ricordare che l’improvviso aumento delle precipitazioni può da una parte provocare gravi danni al nostro territorio, per via delle frane e delle alluvioni, e che non basta accumulare l’acqua piovana per sfuggire all’improvviso dal pericolo della siccità. Bisogna infatti optare per delle scelte lungimiranti.

Le associazioni ambientaliste, in questo, sono sempre brave a indicare la strada. Per ridurre il pericolo di rivivere l’esperienza terribile delle ultime due estati, contrassegnate da incendi mortali e siccità dilagante, gli ambientalisti chiedono da tempo al governo regionale del Presidente Schifani di far riparare le tubature che conducono l’acqua delle dighe in città, ormai segnate da numerose perdite che amplificano le difficoltà dei vari territori.
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