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Domenica 4 marzo si va al voto: il video corto e facilissimo che ti spiega come farlo
Questa volta votare è più complicato del solito e c'è pure chi non ha idea di cosa stia succedendo ma con questo video passa la paura: vai a votare, o poi non ti lamentare
Le elezioni politiche del 2018 si terranno, per la prima volta, con il sistema introdotto dalla legge numero 165 del 3 novembre 2017: nota come Rosatellum o Rosatellum bis, dal nome del suo ideatore Ettore Rosato.
Per entrambe le camere: il 37% dei seggi (232 alla Camera e 116 al Senato) è assegnato con un sistema maggioritario a turno unico in altrettanti collegi uninominali, in ciascun collegio è eletto solo il candidato più votato.
Il 61% dei seggi (386 alla Camera e 193 al Senato) sono ripartiti proporzionalmente tra le coalizioni e le singole liste che abbiano superato le previste soglie di sbarramento nazionali. Il riparto dei seggi è effettuato a livello nazionale per la Camera e a livello regionale per il Senato.
Sono invece validi i voti in cui l'elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nome del candidato del collegio uninominale e un altro segno sul rettangolo che contiene il simbolo della lista (in questo caso il voto è comunque valido per il partito scelto e il candidato collegato del collegio uninominale).
Stesso discorso nel caso l'elettore segnasse con una croce la lista di candidati nel collegio plurinominale e il simbolo del partito che li ha candidati. Il voto, ovviamente, vale anche per il candidato nell'uninominale del partito scelto.
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