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Disabitato per anni, adesso ti pagano per viverci: il borgo in Sicilia dalle pietre "sante"

Per anni rimase solo un "borgo d'appoggio", stazione di riposo per i cavalli e di rifornimento per le carovane. Oggi lotta contro lo spopolamento, la storia

Balarm
La redazione
  • 20 febbraio 2024

Calamonaci, in provincia di Agrigento

Per anni non ci visse nessuno e rimase solo un "borgo d'appoggio", oggi se ti trasferisci in questo piccolo borgo in provincia di Agrigento ti pagano.

La storia di Calamonaci ha radici molto lontane, il nome deriva dall'espressione araba Kal at Munach, ossia casale di sosta.

Nell'antichità il paese era infatti una stazione di riposo per i cavalli e di rifornimento per le carovane.

Secondo alcuni ritrovamenti storici, fra i quali la necropoli ritrovata in contrada Cozzu di lu medicu, furono proprio gli arabi a fondare la comunità nel XIII secolo, poi il territorio iniziò a passare di mano in mano fra le diverse famiglie nobiliari locali.

Nel 1287, per volere di re Giacomo di Aragona, il territorio fu dato in dote al Conte di Caltabellotta, che però rimase solo pochi anni e poi lasciò l'Isola, tanto che nel 1296 Federico II decise di darlo ad un altro Berengario, questa volta quello di De Spuches.

Da questo momento in poi il territorio passò da una dinastia all'altra, senza però mai essere popolato.
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Solo nel 1574 Antonino de Termini chiese e ottenne da Carlo d’Aragona la cosiddetta licentia populandi, cioè il permesso di popolare il borgo, e così poco a poco Calamonaci prese vita.

Nel 1600 ci vivevano 650 abitanti. Il borgo continuò a passare da famiglia a famiglia fino a che, nel 1812 quando fu abolita la feudalità, Calamonaci riuscì a trasformarsi in un comune autonomo.

Cosa vedere
Le persone che decidono di visitare Calamonaci potranno scoprire un territorio ricco di tanti elementi interessanti, una vera e propria immersione nell'affascinante storia e nella cultura del luogo.

La Chiesa Madre è un bellissimo edificio in stile romanico realizzato nei primi anni dell'Ottocento al suo interno riccamente decorata. Una visita la merita anche il cosiddetto Calvario, una strada che porta nel punto più alto del paese e che ha la particolarità di essere stata interamente realizzata con lastre di pietra che provengono da Gerusalemme.

Il luogo conosciuto come Belvedere, poi, è il punto più panoramico di Calamonaci: uno spiazzale dal quale è possibile vedere l'intera valle che si estende ai piedi del borgo.

Risale al 1902, invece, il grande orologio che è stato posto al confluire fra Via Crispi e corso Garibaldi: un punto di riferimento per l’intera cittadinanza oltre che essere un punto nevralgico durante le feste folkloristiche che ogni anno si svolgono nel borgo.

Da lì si raggiunge facilmente Piazza San Vincenzo Ferreri che invece si distingue da tutte le altre per la bellissima pavimentazione a mosaico opera dell’artista contemporaneo Vito Russo.

38mila euro per ripopolarlo
Sono due le iniziative che il primo cittadino Pino Spinelli ha attivato pubblicando due bandi per incentivare il trasferimento di residenza e l'apertura di nuove attività commerciali.

Cinquemila euro saranno destinati a chi acquista una casa o trasferisce la propria residenza abituale nel paese. Saranno finanziate due istanze per un totale, quindi, di 10 mila euro.

La domanda di contributo potrà essere presentata entro le ore 13.00 del prossimo 11 marzo. Le istanze potranno essere consegnate a mano al Comune, inviate tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure via pec.

Le istanze saranno valutate e sarà assegnato un punteggio a seconda di alcuni parametri come il numero dei componenti del nucleo familiare, le spese di acquisto o di ristrutturazione o se nella famiglia vi è la presenza di soggetti diversamente abili. Per maggiori informazioni consulta qui il bando.

L'altra opportunità riguarda l'apertura di nuove attività commerciali, artigianali o agricole. In questo caso il fondo ha un importo complessivo di 28.300 euro.

Possono presentare la domanda i cittadini con un'età compresa tra 18 e 60 anni, residenti a Calamonaci o che comunque stanno per trasferire lì la propria attività.

La rendicontazione della nuova attività dovrà essere presentata entro il 30 maggio, mentre l'istanza per richiedere il finanziamento entro l'11 marzo. Per maggiori informazioni leggi il bando.
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