Diremo addio agli animali al circo? Forse sì: una legge in Italia esiste e va solo applicata
Tra proteste e sit in di animalisti e nessun registro a proteggerli sono circa 2mila gli animali (anche di specie in via d’estinzione) a essere detenuti in circa cento circhi italiani

Un frame del film "Dumbo" della Disney, ambientato in un circo
La magia del circo resta unica al mondo anche se tra un clown e un acrobata non entrano leoni ed elefanti: come le Cirque du Soleil con i suoi ballerini, i videomapping e gli ologrammi o come i circhi che allietano grandi e piccoli in Bosnia Herzegovina, a Cipro, in Grecia, in Lettonia e a Malta, dove sono vietati gli animali.
E a quanto pare anche l'Italia si sta adeguando alle normative di questi Paesi e potremmo non vedere più gli animali usati negli spettacoli: è questo almeno, l'obiettivo di un progetto nato dalla collaborazione tra il Ministero dei Beni Culturali e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
L’annuncio arriva direttamente dal ministro dei Beni Culturali (Alberto Bonisoli) che scrive su Facebook: "So che il desiderio di molti di voi è che gli animali non vengano più usati negli spettacoli circensi. È un desiderio che condivido anche io – ha sottolineato - e che diventerà realtà nel più breve tempo possibile. È una delle mie priorità".
Che poi la legge esiste già: in realtà, come ha ricordato pure il ministro, esiste una legge ma il governo precedente non l’ha resa operativa con i decreti attuativi necessari.
"Appena arrivati al governo non abbiamo trovato neanche una bozza - ha scritto Bonisoli - noi comunque ci siamo messi subito al lavoro, ma ci vorrà un po' di tempo".
E allora che si faccia adesso grazie alla collaborazione tra i due Ministeri che vogliono intervenire per mandare "in pensione" gli animali non più utilizzati nei circhi.
Gli animali, una volta lasciati i circhi, potranno trascorrere il resto della loro vita nel miglior modo possibile e in luoghi idonei.
Esultano le associazioni animaliste: “Un atto importante, dovuto ma non scontato" ha commentato la Lega Antivivisezione e "Siamo fiduciosi –dice Gianluca Felicetti, Presidente della Lav – che lo stop all’uso degli animali negli spettacoli possa avvenire entro tre anni, senza ulteriori acquisizioni di animali dai circhi né riproduzioni".
«Il circo non è divertente per gli animali, che trascorrono la maggior parte della loro vita in gabbia, in condizioni incompatibili con le loro esigenze etologiche - dice Simone Montuschi, Portavoce di Essere Animali - allo stesso modo sono rinchiusi nei container dei tir, quando sono costretti a interminabili viaggi anche all’estero, trasportati come attrazioni viventi».
Circa 2mila animali (anche appartenenti a specie in via d’estinzione come elefanti, tigri, leoni, ippopotami e rinoceronti) sono detenuti in circa cento circhi italiani.
A tutelarli non esiste neanche un registro e i circhi spesso cambiano insegna o si scambiano fra loro gli animali, rendendo i controlli molto difficili: queste le diffuse dalla Lav.
E a quanto pare anche l'Italia si sta adeguando alle normative di questi Paesi e potremmo non vedere più gli animali usati negli spettacoli: è questo almeno, l'obiettivo di un progetto nato dalla collaborazione tra il Ministero dei Beni Culturali e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
L’annuncio arriva direttamente dal ministro dei Beni Culturali (Alberto Bonisoli) che scrive su Facebook: "So che il desiderio di molti di voi è che gli animali non vengano più usati negli spettacoli circensi. È un desiderio che condivido anche io – ha sottolineato - e che diventerà realtà nel più breve tempo possibile. È una delle mie priorità".
Che poi la legge esiste già: in realtà, come ha ricordato pure il ministro, esiste una legge ma il governo precedente non l’ha resa operativa con i decreti attuativi necessari.
"Appena arrivati al governo non abbiamo trovato neanche una bozza - ha scritto Bonisoli - noi comunque ci siamo messi subito al lavoro, ma ci vorrà un po' di tempo".
E allora che si faccia adesso grazie alla collaborazione tra i due Ministeri che vogliono intervenire per mandare "in pensione" gli animali non più utilizzati nei circhi.
Gli animali, una volta lasciati i circhi, potranno trascorrere il resto della loro vita nel miglior modo possibile e in luoghi idonei.
Esultano le associazioni animaliste: “Un atto importante, dovuto ma non scontato" ha commentato la Lega Antivivisezione e "Siamo fiduciosi –dice Gianluca Felicetti, Presidente della Lav – che lo stop all’uso degli animali negli spettacoli possa avvenire entro tre anni, senza ulteriori acquisizioni di animali dai circhi né riproduzioni".
«Il circo non è divertente per gli animali, che trascorrono la maggior parte della loro vita in gabbia, in condizioni incompatibili con le loro esigenze etologiche - dice Simone Montuschi, Portavoce di Essere Animali - allo stesso modo sono rinchiusi nei container dei tir, quando sono costretti a interminabili viaggi anche all’estero, trasportati come attrazioni viventi».
Circa 2mila animali (anche appartenenti a specie in via d’estinzione come elefanti, tigri, leoni, ippopotami e rinoceronti) sono detenuti in circa cento circhi italiani.
A tutelarli non esiste neanche un registro e i circhi spesso cambiano insegna o si scambiano fra loro gli animali, rendendo i controlli molto difficili: queste le diffuse dalla Lav.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Stella, moglie del "Principone": a chi si ispira la principessa di Salina del Gattopardo
-
ITINERARI E LUOGHI
Quando arrivi ti senti in un’altra epoca: in Sicilia si trova la stazione più bella d'Italia