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Delle sue opere si innamorarono Sciascia e Camilleri: e Santa Ninfa gli dedica un museo

Oltre 200 opere esposte, proiezioni video e una sala-atelier. Il Museo "Nino Cordio" è uno scrigno d'arte tutto da scoprire, dedicato a uno degli artisti siciliani più apprezzati

Jana Cardinale
Giornalista
  • 14 maggio 2020

Il museo "Cordio" di Santa Ninfa

A Santa Ninfa c’è un Museo da non perdere, dedicato a un artista siciliano tanto apprezzato da Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri, e da molti altri intellettuali italiani. ​

È il museo «Nino Cordio», inaugurato nel luglio 2007 per iniziativa del Comune in collaborazione con i suoi familiari, che accoglie la corposa donazione di acqueforti che il Maestro volle fare qualche anno prima della sua morte, avvenuta a Roma nel 2000.

In esposizione anche una serie di dipinti ad olio, affreschi, disegni e sculture che la famiglia ha concesso in prestito: oltre 200 il numero delle opere esposte nelle grandi sale che vi si trovano assieme a quella per le proiezioni video, a quella multimediale per la didattica e a una sala-atelier in cui sono stati ricostruiti gli ambienti di lavoro del prolifico pittore che ha vissuto tra Roma e Todi.

Nino Cordio nasce a Santa Ninfa il 10 luglio 1937. Da lì si trasferisce prima a Mazara del Vallo e poi a Trapani, dove svolge nelle botteghe di lavorazione del legno e del marmo il proprio apprendistato. Dopo aver studiato all’Istituto d’arte di Catania si trasferisce a Roma dove inizia a realizzare i primi lavori.
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Solo durante il soggiorno parigino, frequentando l’atelier di Friedlander, approfondisce, però, le tecniche incisorie, la cui antica arte rimane il mezzo espressivo in cui eccelle. Il suo incontro con la pittura risale agli anni dello studio all’Istituto d’arte di Catania, ed è segnato da una memorabile visita ad una mostra di Antonello da Messina, allestita proprio nella città dello Stretto nel 1953: un’autentica rivelazione, il primo contatto con la grande pittura universale. E proprio per la pittura, per Cordio risulta assai incisivo il periodo trascorso a Parigi nei primi anni Sessanta.

Responsabile del prestigioso sito e coordinatore delle iniziative museali, è il giornalista Vincenzo Di Stefano che ogni anno, con il Comune di Santa Ninfa, assieme alla famiglia Cordio, e in particolare al figlio, Francesco Cordio, direttore artistico dell'associazione "Teatri di Nina", organizza il premio a lui dedicato, assegnato a partire dal 2009 a nomi di prestigio e giunto ormai all’11esima edizione.

Il premio «Cordio» viene assegnato a personalità della cultura, del giornalismo, dell’arte, della letteratura e dello spettacolo.

Nel corso della prima edizione è stato conferito all’attore Luca Zingaretti, nel 2010 al sociologo Nando Dalla Chiesa, nel 2011 all’attrice Stefania Sandrelli, nel 2012 all’attore Luigi Lo Cascio, nel 2013 al cantautore Daniele Silvestri, nel 2014 all’attore Paolo Briguglia, nel 2015 al cantautore Mario Venuti, nel 2016 all’attore Michele Riondino, nel 2017 al giornalista Gaetano Savatteri e nel 2018 allo scrittore Pietrangelo Buttafuoco. Lo scorso anno è stato assegnato al giornalista sportivo Riccardo Cucchi.

Il Museo «Nino Cordio» si può visitare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14; il lunedì e il mercoledì anche dalle 15.30 alle 18.30. Il sabato e la domenica le visite sono possibili solo su prenotazione telefonica, anche per gruppi organizzati. L’ingresso è gratuito.
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