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D'estate si riempie di vita, custodisce i sogni dei siciliani: il (magico) Monte del Redentore

Questa vetta offre un panorama mozzafiato che abbraccia l'intera città e si estende fino alla provincia, regalando una vista che incanta e lascia senza fiato chiunque

Roberta Barba
Storico dell'arte
  • 14 luglio 2024

Monte San Giuliano

Questa vetta offre un panorama mozzafiato che abbraccia l'intera città e si estende fino alla provincia, regalando una vista che incanta e lascia senza fiato chiunque vi posi lo sguardo.

Durante le calde sere estive, Monte San Giuliano si trasforma in un rifugio rinfrescante per gli abitanti di Caltanissetta. Le famiglie e gli amici si ritrovano lì, cercando sollievo dalla calura opprimente. Si siedono insieme, assaporando la brezza leggera che accarezza la pelle e condividendo risate che riecheggiano nell'aria.

È un momento di pura gioia e serenità, dove il tempo sembra fermarsi. È un momento sospeso nel tempo, un frammento di pura felicità dove le preoccupazioni si dissolvono e l'unico suono che conta è quello della condivisione.

La tradizione vuole che si consumi una fetta di anguria, simbolo di freschezza e convivialità. Immagina il dolce succo che scorre tra le dita, il sapore rinfrescante che esplode in bocca, mentre il sole tramonta lentamente all'orizzonte, dipingendo il cielo di colori caldi e avvolgenti.
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In questi attimi, Monte San Giuliano si riempie di vita e di emozioni, diventando il cuore pulsante della comunità. È un luogo dove si creano ricordi preziosi, dove ogni risata, ogni sguardo e ogni boccone di anguria raccontano una storia di appartenenza e di amore per la propria terra. Non si può parlare di Monte San Giuliano senza menzionare il monumento al Redentore, che svetta maestoso sulla cima della collina.

Questo simbolo di fede e unità è il risultato di un sogno collettivo: nel 1900, la comunità di Caltanissetta, guidata dalla determinazione del Canonico Pulci, ha vinto la sfida di ospitare uno dei diciannove monumenti a Gesù Cristo Redentore realizzati per celebrare il Giubileo. Con uno spirito di grandezza e speranza, la statua in bronzo, alta più di cinque metri, arrivò a Caltanissetta da Roma, trasportata su un carro trainato da buoi e accolta da una folla entusiasta.

La gioia esplose in un tripudio di mortaretti e campane, mentre i nisseni, nonostante l'ora precoce, si affollavano sulla cima per assistere a questo storico arrivo. Il monumento fu inaugurato il 29 settembre, in occasione della festa del patrono, San Michele, un giorno che rimarrà per sempre inciso nella memoria della città. Monte San Giuliano, con la sua maestosa vista e il suo significato profondo, è molto più di un semplice punto geografico.

È un rifugio per l’anima, un angolo di bellezza e pace dove la storia e la natura si intrecciano in un perfetto connubio. È il custode dei sogni e dei ricordi dei nisseni, un luogo dove ogni tramonto è una promessa di speranza e ogni lieve brezza è un sussurro di eternità.

Qui, sotto il cielo stellato di Caltanissetta e sotto lo sguardo vigile del monumento al Redentore, il passato e il presente si fondono in un abbraccio eterno, tessendo una trama di memorie che continuano a vivere e a ispirare generazioni.

Monte San Giuliano non è solo un luogo, è il cuore stesso di una comunità, un simbolo di amore, speranza e fede che resiste al passare del tempo.
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