SANITÀ
Covid19 e casi sospetti in famiglia, svolta in Sicilia: adesso i medici di base possono fare i tamponi
La Regione ha raggiunto l'accordo con i sindacati di categoria: il piano prevede tamponi per i familiari e per chi è stato a contatto stretto con un soggetto positivo accertato
Il piano in altre regioni italiane è già attivo ma nell'isola non era ancora stato firmato nulla. Adesso, come riporta Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia, la Regione ha chiuso un accordo con i sindacati "Fimmig", "Intesa Sindacale" e l'associazione dei pediatri.
Il piano prevede che i medici di famiglia possano effettuare i tamponi, prevalentemente si tratta di quelli rapidi, a contatti stretti e familiari di positivi di cui si ha già la certezza.
In un secondo momento, invece, si pensa di utilizzare i medici di base anche per i casi sospetti non accertati, ovvero a tutte quelle persone che sono sicure di essere state a contatto (di almeno quindici minuti) con un positivo accertato.
Saranno i soggetti che sono stati a contatto con un positivo a dover avvertire il proprio medico di famiglia per prenotare il controllo gratuito.
Poi le visite dovrebbero allargarsi anche alle tante persone che attendono il tampone di verifica finale, successivo alla quarantena. Questi soggetti potranno essere contattati sia dall'Asp che dai medici di famiglia.
Per quanto concerne i luoghi, i test si potranno fare sia negli studi medici che in apposite aree di competenza dell'Asp. I tamponi per i soggetti che rientrano nelle categorie elencate saranno gratuiti, i medici riceveranno 18 euro lordi a tampone come indennizzo.
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