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Cose che non sai sulla Sicilia dei record: chi ha scritto il primo libro di cucina della storia

Dalle arancine alla cassata, la cucina siciliana ha una storia millenaria e, grazie alle influenze delle dominazioni, l'Isola è riuscita a fare leccare i baffi ai popoli di tutto il mondo

  • 9 novembre 2020

Una rappresentazione di Miteco Siculo, autore del primo libro di cucina della storia

La regione d’Italia dove si mangia meglio? Se chiedete a un italiano, quasi sicuramente la risposta sarà "la mia". Ma se parliamo di varietà è impossibile non rispondere "la Sicilia".

Dalle arancine alla cassata passando per le panelle, la cucina siciliana d’altronde ha una storia millenaria e, proprio grazie alle influenze delle varie dominazioni, la sicilia è riuscita a fare leccare i baffi ai popoli di tutto il mondo. Fin dai tempi antichi. In pochi forse sanno, infatti, che il primo libro di cucina ha la firma di un siciliano del quinto secolo a.C.: Miteco Siculo.

A quanto pare il siracusano non aveva nulla da invidiare ai nostri moderni Cracco e Cannavacciuolo. Inventò piatti e ricette talmente raffinati da meritare le stelle michelin di allora: non solo fu menzionato dal filosofo Platone che ne elogiava le abilità, ma la sua fama veniva nientepopodimeno paragonata a quella di Fidia, il noto scultore del Partenone.
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Un riconoscimento non da poco per quei tempi. Tanto che in seguito scrissero di lui: «L’arte di questo sofista stava nell'insegnare ciò che i bisogni quotidiani avessero di più voluttuoso; era in grado di preparare con tale squisitezza le vivande che confezionava per i conviti, per mezzo di adeguati condimenti e in grande varietà, sapendo da essi trarre quel massimo del gusto che normalmente mai avrebbero potuto dare».

Ma c’è di più. Nel terzo secolo a.C. a Siracusa nacque anche la prima scuola al mondo di gastronomia a opera di tale Labdaco, considerato «il maestro de’ cucinieri».

Da lui perfino cuochi provenienti dalla Grecia continentale andavano ad apprendere i trucchi della nostra arte. Insomma, se a quell’epoca ci fosse stata la tv, la "Antonino Chef Academy" avrebbe sicuramente avuto un forte competitor nella gara di share.

Purtroppo ci è pervenuto molto poco delle opere di questi maestri culinari, se non il racconto del loro successo e del loro modo di approcciarsi al mondo della cucina, ma è comunque una conferma della leadership delle nostre eccellenze culinarie in Italia e nel mondo.

D'altronde, chi potrebbe mai metterla in discussione davanti a un piatto di pasta con le sarde o un cannolo?
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