CINEMA E TV
Cosa significa la filastrocca (vastasa): Fiorello e Il Volo cantano "Tirichitolla" a Sanremo
Forse in tanti hanno sentito questo termine, ritornello di una celebre canzone dei Tinturia, ma non tutti ne conoscono il significato. Ve lo spieghiamo
Durante la lunga nottata di "Viva rai 2" Rosario Fiorello ha invitato i componenti de "Il Volo" - Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble - a cantare Tirichitolla.
Forse in tanti avranno sentito questo termine, ritornello di una celebre canzone dei Tinturia, ma non tutti ne conoscono il significato. L'espressione «alla tirichitolla» è dispregiativa: sta a indicare una cosa fatta in modo approssimativo.
«Adesso vorremmo fare un nostro cavallo di battaglia - incita il comico catanese - una canzone che porta fortuna».
«Lui è abbruzzese ma si adatta», dice Fiorello rivolgendosi a Gianluca, l'unico non siciliano del gruppo, che risponde: «Ormai sugnu siciliano puru iu».
All'Aristonello va in scena uno sketch divertentissimo, la versione cantata dai quattro è quella più volgare della celebre filastrocca.
Riportiamo il testo della versione cantata all'Aristonello con la traduzione.
Tirichitolla pani 'rattatu
Tìrami 'a ciolla ca sugnu malatu
Haju na fami, na siti e un sonnu
Haju un disiu ca staju svinennu
Ma si mi duni to soru p'un jornu
mi passa la fami la siti e lu sonnu
Tirichitolla pane grattato
Tirami il pene che sono malato
Ho una fame, una sete e un sonno
Un desiderio incredibile da stare per svenire
Ma se mi dai tua sorella per un giorno
Mi passa la fame, la sete e il sonno
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