MOBILITÀ
Come se fosse una lista della spesa: alcune cose "di Mobilità" urgenti da fare a Palermo
Ben ritrovato al neo assessore, nonchè ex assessore, Giusto Catania, che riprende il timone della Mobilità di Palermo: alcuni temi che speriamo vengano affrontati (presto)
Utilizzo le poche righe di questo articolo per rivolgermi a lui e, così come fosse una lista della spesa, elencargli quelle che per me sono le priorità che mi aspetto affronti nel suo nuovo mandato.
Escludendo gli interventi di zona e i grandi problemi atavici palermitani per cui immagino riservi già un impegno costante, tre temi stanno in cima ai miei pensieri.
Il primo è relativo a viale Regione Siciliana: da anni questa arteria stradale è priva di segnaletica orizzontale, a fronte di un intervento proprio suo del 2017, che prevedeva di istituire una terza corsia dedicata esclusivamente ai mezzi pesanti.
Sebbene reputi quantomeno non necessario questo provvedimento, perchè lo spazio riservato alle automobili rimarrebbe comunque identico e andrebbe garantito il rispetto di tale disposizione, oggi in questa strada regna l’anarchia.
Lei lanciò questa idea, trasformandola in un provvedimento a cui non ha saputo dare un seguito (nè lei nè chi l’ha sostituita). Abbia l’imminente premura di ristabilire “un ordine”, necessario a garantire un pizzico di sicurezza in più, oggi del tutto assente.
Parliamo di una delle strade più trafficate dell’intero panorama nazionale, mica la strada di quartiere.
Il secondo tema è il biglietto unico AMAT - TRENITALIA: entrambi i soggetti da tempo oramai immemore asseriscono di incontrarsi e discutere per arrivare a una soluzione che possa consentire a tutti i palermitani di utilizzare treni, bus e tram con lo stesso titolo di viaggio.
Il disagio logistico e economico che gli utenti hanno patito e patiscono merita un suo interessamento ulteriore, una comunicazione ufficiale per rendere noto lo stato dei fatti.
Se ci sono ancora attriti tra le parti o lungaggini da attendere, le spieghi pubblicamente così da mettere al corrente la città delle responsabilità di questo stallo infinito.
Anche perchè, che ce ne faremo dell’info mobilità tra qualche anno, con app e tempi di attesa dei mezzi pubblici, se ancora dovremo acquistare vari biglietti per spostarci all’interno del territorio comunale?
Infine, progetti e cantieri: le nuove linee tranviarie hanno ridestato il dibattito in città ma la disinformazione ancora è parecchio diffusa.
La città necessita di momenti pubblici, incontri presso le circoscrizioni e quant’altro contribuisca a rendere i cittadini consci delle previsioni progettuali. Quest’ultime a breve approderanno in consiglio comunale per l’approvazione definitiva e mi sembra che poco o nulla sia stato fatto per rendere più partecipato tutto l’iter.
E anche se probabilmente lo avrà già fatto, rifaccia un giro tra i cantieri in città per verificare le condizioni degli stessi e delle aziende che ne curano i lavori.
Oltre ai ritardi e ai relativi disagi, alcune aree cantierate hanno reso strade e marciapiedi dei campi "bombardati" per cui il Comune ha il sacrosanto dovere di vigilare e intervenire.
Insomma, cose di non poco conto, parliamo di sicurezza e decoro.
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