SCUOLA E UNIVERSITÀ
Come sarà il nuovo anno scolastico in Sicilia: il punto e le novità su supplenze e concorsi
Il suono della campanella porta tante novità. Un anno ricco con luci e ombre . Sul tavolo la lotta alla dispersione scolastica e l'attenzione all'ambito socio-emotivo
C'è l’avviso, per esempio, per le cattedre, ma alcuni docenti hanno rinunciato. E c’è una data da segnare sul calendario: il 29 agosto, quando tutti coloro che aspettano che l’algoritmo giri, avranno una prima risposta: saranno, infatti, oltre 11 mila i docenti ai quali verrà conferito un incarico di supplenza anche annuale.
Il suono della campanella, però, quest’anno, porterà tante novità: gli aspiranti docenti di educazione motoria nella scuola primaria possono partecipare al concorso per 134 posti e le domande devono essere presentate entro il 6 settembre.
«Il dato positivo - spiega Giuseppe Pierro, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia - è che quest’anno abbiamo avuto circa 2.400 nuove immissioni in ruolo. Sono in corso di regolare svolgimento le operazioni per attribuire altri 241 posti, anche per effetto di rinunce».
Ci sono, inoltre, tanti docenti che vogliono tornare in Sicilie per loro c’è una buona notizia: «Un’altra buona notizia è che 2.224 docenti immessi in ruolo in altre regioni d’Italia e che hanno presentato richiesta di assegnazione provvisoria in Sicilia, potranno rientrare per un anno - afferma il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia -.
Siamo riusciti ad accogliere anche la domanda di assegnazione provvisoria dalle diverse province siciliane di altri 1.941 docenti che potranno così riavvicinarsi alle loro famiglie. In totale sono state accolte 4.165 richieste. Sono molti di più i docenti che vorrebbero tornare in Sicilia, ma dobbiamo fare i conti con la disponibilità delle cattedre».
Nonostante il calo demografico, inoltre, fanno sapere dagli uffici, il contingente dei docenti è rimasto invariato, e si confermano poco più di 59 mila insegnanti su posto comune.
È una realtà, invece, che si sia ridotta, negli ultimi cinque, la popolazione studentesca: «Dagli oltre 730 mila dell’anno scolastico 2018-’19, si è passati ai 668.584 di quest’anno. Ciò significa – prosegue Giuseppe Pierro - quasi 52 mila alunni in meno. Rispetto allo scorso 2022 –‘23 c’è stata una contrazione di poco meno 10 mila studenti. Ma, ripeto, nonostante l’incontrovertibile dato del calo demografico, siamo riusciti a mantenere invariato in Sicilia l’organico dei docenti, degli ATA (assistenti tecnico-amministrativi) e il numero delle classi».
Resta, purtroppo, e ancora, una realtà quella del fenomeno della dispersione scolastica. Numeri alla mano, nell’anno scolastico 2021-’22, sono poco meno di seimila i casi di abbandono scolastico rilevati in Sicilia nelle scuole del primo e secondo ciclo d’istruzione.
«Di questi – precisa Pierro - la metà sono riferibili a comportamenti problematici dell’alunno, il 45 per cento a problematiche familiari, il restante 5 per cento a disagi psicologici provocati dalla pandemia. La creazione di Osservatori di area per la dispersione scolastica è una delle azioni dell’USR Sicilia per contrastare questo fenomeno.
Sono 34 in tutto gli osservatori nella nostra regione che costituiscono la struttura operativa che consente di rilevare il fenomeno, programmare e organizzare gli interventi e verificare le azioni intraprese.
Agli Osservatori sono assegnati 49 operatori psicopedagogici territoriali (OPT) con specifiche competenze. Presto saremo in grado di fornire dati aggiornati e capillari sul fenomeno della dispersione scolastica nella nostra regione».
Con l’arrivo del nuovo anno scolastico, inoltre, la campanella porterà alcune novità: gli aspiranti docenti di educazione motoria nella scuola primaria possono partecipare al concorso per 134 posti e le domande devono essere presentate entro il 6 settembre.
«Inoltre – precisa Pierro - come annunciato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si prevede l’introduzione di un nuovo sistema di reclutamento che porterà all’assunzione in Italia a tempo indeterminato di poco meno di 62mila tra docenti, unità di personale assistenti tecnico ausiliari e ATA».
Un anno molto ricco, quello che si prospetta, a breve. C’è, però, un’ombra, che ha colpito Palermo e che rende il clima più teso: il capoluogo, di recente, è stato protagonista di episodi molto gravi, compiuti da giovanissimi. Stiamo parlando della violenza di gruppo ai danni della 19enne palermitana. Ma gli educatori come possono agire a riguardo?
«Quando succedono fatti di cronaca così violenti, ritengo che le istituzioni, la società nel suo complesso, si debba interrogare – conclude Giuseppe Pierro -. La Scuola in realtà lo fa da sempre e sono davvero tantissimi i progetti che sono pensati e dedicati a sensibilizzare i ragazzi su diverse tematiche incentrate sulla "cultura del rispetto" come ha detto in questi giorni anche il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che è intervenuto subito sulla vicenda di Palermo.
Ha parlato anche di formazione e di un’altra questione molto importante: il rapporto Scuola-famiglia. La Scuola, spesso, si trova spesso a dover intercettare il disagio di cui oggi si parla. Lì dove la famiglia non riesce, dovremmo fare in modo che la Scuola possa, nei limiti del possibile, riuscire a leggere questo disagio.
È per questo che dobbiamo sostenere gli insegnanti. A questo proposito il ministro ha annunciato una serie di iniziative nazionali alle quali sicuramente noi dell’Ufficio scolastico regionale ci assoceremo, arricchendole con iniziative nostre.
Ad esempio, l’anno scorso abbiamo organizzato un corso di formazione per docenti finalizzato all’ educazione e le competenze socio-emotive. Sono competenze irrinunciabili ormai per quanto riguarda i nostri allievi. Intendiamo ripeterlo anche quest’anno».
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