Come l'Oktoberfest ma a giugno: centinaia di litri di birra invadono il centro di Palermo
Venti birrifici, 100 tipi diversi di birra,10 stand gastronomici e circa 120 ettolitri da spillare in tre giorni: dal 7 al 9 giugno a Palermo arriva il Festival "Beer Bubbles"

L'Oktoberfest in Texas (foto via Instagram @oktoberfest)
Dai Quattro Canti fino alla via Torino (che sarà chiusa dalle 12 a mezzanotte) ecco che si snoda il festival della birra artigianale organizzato da Bauhaus Ev in collaborazione con Extra Hop e con il Comune di Palermo.
Come funziona? Tutti possono raggiungere il villaggio della birra gratuitamente e con la prima degustazione, con due euro in più, ecco un bicchiere in policarbonato da tenere e riusare. Il bicchiere è serigrafato con il logo dell’evento e sarà risciacquato dopo ogni consumazione e dunque riutilizzabile a tutela dell’ambiente.
Tra le classiche e le curiose, non mancano le novità più estreme: dalla birra fatta con frumento siciliano e scorze di arancia a quella alla liquirizia, dalle arance e fave di cacao a quella dal sapore esotico del mango. Ogni assaggio “alla spina” avrà costi differenti: due euro per la classica 0,20 e 4 euro per la 0,40.
Si tratta della terza edizione del Festival della birra artigianale, continua dunque per i palermitani - o per chi si trova in città in quei giorni - il viaggio alla scoperta dell’offerta di aziende italiane e internazionali con un occhio attento alla produzione della birra artigianale made in Sicily, in una regione e in un Paese, come l’Italia, in cui il vino è sempre stato padrone incontrastato.
Non solo birra: ci sono appunto gli stand gastronomici e eventi serali, come concerti e performance realizzate in acustico (senza amplificazione) per andare incontro alle esigenze dei residenti che vivono, e dormono, in quell’area della città.
Il palinsesto prevede infatti ben 36 ore di esibizioni di artisti da strada e dall’apertura straordinaria dei siti di interesse culturale presenti lungo il percorso come la Chiesa di San Giuseppe dei Teatini, l’Archivio Storico Comunale e il Miqweh (Bagno Ebraico).
Ma saranno organizzate anche conferenze e laboratori per proporre a palermitani e turisti alcuni momenti di confronto, approfondimento e dibattito che coinvolgeranno tecnici ed esperti del settore e rappresentanti delle associazioni di categoria.
«Per noi è prioritario creare un clima di sinergia – sottolinea Alessia Billitteri, responsabile dell’organizzazione - non solo con i residenti e le attività commerciali, ma con i cittadini che verranno tempestivamente informati, tramite il supporto del Comune su eventuali modifiche relative alla chiusura al traffico nei giorni e negli orari del Festival»
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Per i cugini era un "mostro", per la madre una figlia: la storia del (vero) "Gattopardo"
-
ITINERARI E LUOGHI
La città più piccola d'Italia è in Sicilia: "casa" di due premi Nobel e simbolo del Tricolore
-
CINEMA E TV
È palermitana e la vedi ancora su Rai 1: chi è la nuova attrice in "Mina Settembre"
-
STORIA E TRADIZIONI
Avevano l'oro bianco, Franca Florio le rifiutò: donne e "matri" (senza nome) in Sicilia