ITINERARI E LUOGHI
Come il lago di Garda ma in Sicilia: così nasce il borgo Sheshi a due passi da Palermo
Il Comune a 20 km dal capoluogo concorre per oltre 5 milioni di euro per il recupero dell’area. Due i progetti per trasformare la zona "sul modello del Nord"
Il tutto a meno di trenta minuti dal capoluogo siciliano. Il modello della fruizione dei laghi del Nord Italia (e non solo) arriva anche sul Lago di Piana degli Albanesi. Il Comune del Palermitano concorre per ottenere, infatti, un finanziamento di oltre 5 milioni di euro per il recupero dell’area. Si tratta di fondi Pnrr, che prevedono anche un restyling del centro storico cittadino, che si prepara alla rinascita (anche) con un albergo diffuso.
È quanto emerso, a Roma, dopo un incontro presso la sede della Commissione Europea in Italia, per la presentazione dei due progetti "Borgo Sheshi e Area Lago", in occasione dell'evento "New European Bauhaus".
Un’iniziativa ispirata alla celebre scuola tedesca del Novecento che, oggi, si fonde con la visione del Green Deal e di una prospettiva culturale e di transizione verde.
Una proposta di recupero riguarda, quindi, il “Borgo Sheshi”, che, ad oggi, presenta tante case abbandonate. Un borgo storico, quasi magico e suggestivo, che esiste sin dalla nascita del Comune di Piana degli Albanesi e dove, per anni, si è svolta la rappresentazione del presepe vivente.
Ma quale sarà il nuovo look? Intanto, via il vecchio e avanti il nuovo con la sistemazione delle case e la nascita di un albergo diffuso. Spazio, poi, ad attività per la socializzazione.
«Gli interventi nel nostro Comune sono progetti di riqualificazione di immobili e aree abbandonate con l’obiettivo di rendere questi luoghi non solo più vivibili e attrattivi, ma anche socialmente inclusivi, promuovendo la residenzialità turistica e avviando nuove attività culturali ed artistiche – prosegue Petta -. Rigenerare le città, i suoi spazi ed edifici inutilizzati, rappresenta una riconsiderazione delle destinazioni e delle funzioni, incoraggiando i cittadini a riappropriarsi di luoghi “dimenticati” e creando nuove destinazioni che si integrano con le crescenti esigenze culturali e turistiche, offrendo una visione più consapevole del territorio».
Il secondo progetto, invece, prevede il recupero dell’area intorno al lago di Piana degli Albanesi con la realizzazione di strutture e infrastrutture proprio al servizio del lago. Un recupero pensato in maniera futuristica rispetto a quello che vediamo in altri luoghi con attività commerciali ed economiche per rendere l’area ancora più fruibile e attrattiva per i turisti. Il tutto a soli 20 km da Palermo.
Prevista anche l’installazione di piattaforme, sempre attorno al lago, sui modelli di Garda e Como. Nuova vita, allora, per l’antico e mozzafiato lago, un bacino artificiale creato con lo sbarramento del fiume Belice e utilizzato, negli anni, per la produzione di energia elettrica.
Un invaso che ha attratto molte specie migratorie che vi stazionano in diversi periodi dell'anno. Per questo il WWF ebbe in concessione una grande parte istituendone un’oasi che non è più esistente. È già iniziata la procedura per la programmazione degli interventi sul Borgo Sheshi e sull’area del Lago, poiché si è in fase progettuale, e l’amministrazione di Piana degli Albanesi è molto fiduciosa anche per il plauso ricevuto dal Ministro al lavoro svolto dai tecnici.
«Gli interventi presentati – conclude il primo cittadino - sono un nucleo di primi progetti pilota multidisciplinari e di alto valore che portano sostenibilità, estetica e inclusività nei territori dei comuni coinvolti. Siamo fieri di portarli avanti con dedizione, competenza e visione internazionale e puntando sempre più in alto sul nome di Piana degli Albanesi».
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