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Col suo furgone portava gelati (e sorrisi) tra Palermo e Villabate: addio "zu Giovanni"

Il mondo del gelato siciliano è a lutto. È morto Giovanni Lo Monaco, 66 anni, gelataio ambulante tra città e provincia. Gelato artigianale dalla ricetta segreta

Michele Sardo
Giornalista
  • 17 febbraio 2025

Giovanni Lo Monaco

Il mondo del gelato siciliano oggi è a lutto. È morto Giovanni Lo Monaco, conosciuto da tutti come "u Zu Giovanni". Si è spento all'età di 66 anni dopo aver lottato per circa un anno contro la SLA.

Con lui scompare non solo un artigiano del gusto, ma anche un uomo dal cuore grande, amato e rispettato da diverse generazioni. Giammona aveva iniziato a lavorare nel mondo del gelato sin da bambino. A soli 8 anni aveva seguito le orme del padre, u "Zu Nino", che gli ha trasmesso la passione e la maestria del mestiere.

Con il suo furgone Porter ambulante, su cui spiccava la scritta "Gelato siciliano", ha girato per anni le strade del Palermitano, portando dolcezza e sorrisi soprattutto a Villabate, Ficarazzi, Sperone e Acqua dei Corsari.

Era sposato da 48 anni e aveva due figli, un maschio e una femmina. Oltre ad essere un padre devoto, era anche nonno affettuoso di ben sette nipoti. La sua generosità era conosciuta da tutti: spesso veniva invitato alle feste nelle scuole, e se un bambino non aveva i soldi per comprare il gelato, lui gliene regalava due. Un gesto che racconta meglio di tante parole il suo animo gentile e altruista.
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Lo Monaco era un uomo dolce come il suo gelato, un vero prodotto artigianale, preparato con una ricetta segreta che resterà tale. Lo realizzava nella sua casa di Acqua dei Corsari utilizzando una vecchia centrifuga, uno strumento ormai raro che richiede grande maestria e molto olio di gomito per essere usato.

Un'arte che portava avanti con dedizione e passione. Un gran lavoratore che non si fermava mai, nemmeno durante l'inverno, quando non poteva vendere il suo amato gelato. Nei mesi di freddo, u Zu Giovanni si era inventato un'altra attività: all'interno di una roulotte vendeva pane con panelle e crocché nella storica rotonda di Villabate, dove c'è il mercato ortofrutticolo.

«È stato un padre per me - racconta il nipote Gaetano -. I miei genitori si sono separati presto, quando ero molto piccolo, e io ho vissuto a casa con lui fino a quando avevo 18 anni. Mi resteranno dentro il suo infinito altruismo, la sua capacità di perdonare qualsiasi cosa. Lui venerava la pace - continua - era un rifugio per tutti noi. Per me ne ha fatto di corse... Era il mio soccorso stradale, ogni volta che succedeva qualcosa bastava uno squillo e lui sembrava sempre essere già pronto, dietro l'angolo. Ha vegliato su di me, sempre. Mi ha cresciuto e mi ha reso l'uomo che sono oggi.E adesso - conclude Gaetano - è il mio angelo custode che mi protegge da lassù».

I funerali di Giovanni Lo Monaco saranno celebrati mercoledì 19 febbraio presso la chiesa evangelica "Cammino di fede" che si trova nel quartiere Brancaccio di Palermo.
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