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"Ciak Records" nella Palermo dei dischi: l'epoca (d'oro) della movida degli anni '80

L'atmosfera di una città completamente diversa da come la viviamo oggi, quando i dj facevano ballare i giovani che poi cercavano i dischi nei luoghi cult

Valentina Frinchi
Freelance in comunicazione e spettacolo
  • 16 luglio 2024

È la Palermo dei dischi, quella dell'83 anno in cui in città apre "Ciak Records" il negozio di Marcello Lo Coco già conosciuto per avere gestito alcuni noti clubs della movida palermitana. Ad affiancarlo è il fratello Manlio affermato Dj per dedicarsi a tutta la musica disco. Il negozio, ormai solo un ricordo, si trova in via Vaccarini (angolo via Maggiore Toselli).

Fabio Aguglia, dj resident dell' "Alibi club", insieme alla sua ragazza Flaura sono tra i giovani di "Ciak Records" alla vendita di vinili. Quel tratto di strada é molto trafficato, quella zona é piena di giovani, ma la presenza del Consolato Americano quasi di fronte ostacola la sosta delle auto per acquistare un disco. «Un problema per lo sviluppo dell'attività», commenta ricordando Manlio Lo Coco.

Manlio inizia a fare il dj che é poco più di un bambino durante le feste quando gli piaceva "infilare" un disco in un "mangianastro" o comunque stare davanti ad uno stereo. A lui piaceva mettere dischi.
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«Mentre i miei amici erano quelli che si facevano i balli con una ragazzina, io ero quel cretino che metteva i dischi» così ironizza Manlio ricordando i suoi primi passi tra i vinili.

«Quella del dj fu una scommessa di mio fratello. Lui aveva iniziato la sua attività di gestione locale al "Pub Village" di via Imperatore Federico poi diventato "Freesby". - Tu te la sentiresti di fare il disc jockey? mi disse. Certo! prontamente risposi».

E così inizia la carriera da dj di Manlio Lo Coco. «Il mio vero trampolino di lancio sono stati cinque anni trascorsi allo "Speak Easy " di Salvino Vaccaro, un'esperienza molto formativa in un locale che apriva tutte le sere, punto di riferimento per la città. I turisti che arrivavano a Palermo e che volevano trascorrere una serata speciale venivano accompagnati in taxi direttamente allo "Speak Easy", ricorda appassionanto Manlio Lo Coco, classe '61, un dj professionista ancora adesso.

La sua musica l'ha saputa contagiare anche ai suoi figli; la figlia Manuela, infatti, è una donna dj conosciuta in città. Ma torniamo da "Ciak Records". "The NeverEnding Story" (1984) é stato uno dei dischi più venduti nei primi anni del negozio dei Lo Coco, il testo cantato dal cantante britannico Limahl e colonna sonora del film "La storia infinita".

Sono gli anni di "We are the World" (28.01.85), la canzone icona del pop americano uscita in un momento storico, artistico e sociale grazie a "Usa for Africa".

Un'operazione umanitaria e un fenomeno mondiale passato alla storia di tutti i tempi. Un record di incassi pari ad ottocentomila copie vendute e a sessanta milioni di dollari in beneficienza all'Africa per salvare i bambini dell'Etiopia.

Un progetto voluto da uno splendido e generoso Michael Jackson complice di un giovanissimo Lionel Richie. Un coro di 45 voci americane tra cui quelle di Bruce Springsteen, Stevie Wonder, Janet Jackson, Tina Turner, Al Jarreau, Ray Charles, Withney Houston, Bob Dylan, Cyndi Lauper, Diana Ross.

Fu indimenticabile quella mattina che una folla di gente stava dinanzi al negozio per accaparrarsi almeno una copia di "La vita è adesso", il nuovo disco di Claudio Baglioni uscito l'8 giugno 1985.

Ed è il caso di dire che Palermo sforna appassionati di musica, figli della stessa famiglia, dà loro belle opportunità, dona la resistenza e la capacità di adattarsi e rimanere anche quando i tempi cambiano.
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