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Chi vuole rendersi utile durante l'emergenza può farlo: ecco alcuni modi a Palermo

Manca il sangue per le trasfusioni, i senzatetto ora più che mai hanno bisogno di cibo con i bar chiusi: anche la protezione civile cerca volontari tramite le associazioni

  • 15 marzo 2020

Una ragazza indossa una mascherina protettiva (foto Pixbay)

Restare a casa è facile per chi ha una casa, non dimentichiamo che sono tantissimi i senzatetto che vivono per strada e nelle piazze delle nostre città e per loro in questo momento la vita è molto dura, insieme a loro ci sono quelli che hanno bisogno di costanti trasfusioni e la gente che per motivi di salute o che per l'età avanzata hanno difficoltà a spostarsi dal proprio domicilio.

Sono tante le cose che si possono fare per rendersi utile a Palermo.

L'associazione Anirbas da anni si occupa di loro portando cibo, coperte e indumenti ai senzatetto (ne abbiamo parlato qui) è subissata da richieste di aiuto, perché ad aggiungersi alla normale utenza ci sono le molte famiglie che vivono grazie ai mercati rionali e che adesso non hanno la possibilità di svolgere la loro consueta attività. È partito il may day e hanno strutturato una vera piattaforma online per permettere a chi può di aiutare gli ultimi in diversi modi.
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Per chi vuole rendersi utile in prima persona come volotario (rispettando tutte le misure di sicurezza imposte dell'OMS e dal decreto del governo) può mandare una mail a emergenzacorona2020@gmail.com scrivere i propri dati, il tuo recapito e le tue motivazioni e verrà contattato per un colloquio e successivamente per la formazione.

Per chi è bloccato a casa e non so che fare, ma vorrebbe dare una mano può comodamente da casa fare una donazione online direttamente dal sito anirbas.org anche di pochi euro, «è solo un piccolo gesto - dicono dall'associazione - che ci permetterà di aiutare ancora più persone in maniera trasparente».

Per chi è in difficoltà e non riesce a fare la spesa l'associazione da una mano portando beni di prima necessità a casa. Sempre sul sito anirbas.org e clicca su emergenza corona virus, si aprirà un format che si dovrà compilare in ogni sua parte per essere successivamente contattato dallo staff che darà il supporto necessario.

Da circa due settimane, da quando l’emergenza Coronavirus si è estesa con i primi casi anche a Palermo, il numero dei donatori di sangue è calato drasticamente e con le nuove restrizioni il numero rischia di diminuire ancora di più, mettendo a repentaglio tantissime vite.

«Per i pazienti talassemici la trasfusione è una terapia salvavita senza la quale non possono sopravvivere – dichiara Giuseppe Cutino, da sempre impegnato con l’associazione Piera Cutino nella lotta alla Talassemia – Comprendo, condivido e adotto anche io con scrupolosità le direttive del Governo per contenere la diffusione del Coronavirus, tuttavia – continua Cutino – desidero rassicurare tutti i donatori di sangue sul fatto che non si corre alcun rischio recandosi ai Centri trasfusionali.

Invece i pazienti talassemici hanno la certezza che senza sangue non potranno sopravvivere. Per questo faccio un appello a tutti i donatori di sangue abituali, ma anche a chi non ha mai donato il sangue ed è nelle condizioni di farlo: andate con sicurezza e generosità nei Centri trasfusionali dell’Ospedale Cervello e Villa Sofia, ne va della vita di tantissimi pazienti».

È per questo motivo che l’associazione Piera Cutino ha deciso di rinunciare al ricavato della vendita delle colombe pasquali artigianali - acquistate annualmente dalla Associazione e rivendute per contribuire alla raccolta fondi da destinare al Campus di Ematologia – per regalarle a tutti coloro che faranno una donazione di sangue in uno dei due Centri trasfusionali “Cervello” e “Villa Sofia”.

Non solo i talassemici hanno bisogno di sangue anche tutte le altre associazioni denunciano carenza di donatori, quindi chi può vada a donare all'Avis (questo il numero verde 800 261 580) o all'Advs (questo il numero della sede di palermo 091 587574).

Anche la protezione civile ricerca volontari tramite le associazioni del terzo settore per organizzare attività di supporto e soccorso in favore delle persone più fragili, attraverso l'Assessorato alla cittadinanza solidale.

Attualmente «Il nostro auspicio - di legge nella nota dell'assessorato di Palermo - è che non si creino le condizioni emergenziali da richiedere tanta movimentazione, ma è opportuno prepararsi qualora le autorità competenti chiedessero un ulteriore contributo di risorse umane preparate a fronteggiare il pericolo. Stiamo lavorando con la Protezione civile per sensibilizzare i cittadini associaciati e con un minimo di esperienza nel supporto a persone fragili».

È previsto anche in questo caso un corso di formazione e alle associazioni di inviare un elenco con i propri volontari entro lunedì 16 marzo su carta intestata dell'associazione con i recapiti telefonici e i nomi all'indirizzo mail assessoratoattivitasociali@comune.palermo.it.

La prossima settimana verranno comunicati agli interessati i dettagli in merito all'organizzazione del corso di formazione e dei termini di utilizzo delle risorse volontarie che verranno individuate.

Inoltre su Facebook è nato un gruppo di aiuto di prossimità alle persone che nel proprio vicinato hanno bisogno di assistenza (qui il link) "Solidarietà attiva palermo- emergenza covid-19" queste le norme da seguire per essere utili agli altri e stando attenti a salvaguardare sè stessi:

1) il servizio è totalmente a titolo gratuito e rivolto a quelle categorie di persone che per problemi d'età e di salute sono impossibilitate ad uscire;
2) il gruppo nasce spontaneamente per mettere in contatto chi ha necessità con chi può dare il proprio aiuto concreto, vi chiediamo di interrompere la pubblicazione di post in cui scrivete la vostra zona di residenza e mettervi direttamente in contatto con chi segnalerà nel gruppo una richiesta di aiuto se abitate nella stessa zona;
3) l'iniziativa è rivolta all'acquisto di beni di prima necessità come ad esempio alimenti o generi di consumo domestico per modeste quantità, preferiamo non ingolfare in questo momento i supermercati acquistando abnormi scorte che durino mesi;
4) la nostra idea principale è quella di stampare un volantino, ognuno autonomamente, e di affiggerlo nel proprio condominio o in quelli adiacenti dichiarando la propria disponibilità a svolgere questo servizio per i propri vicini di casa, alfine di evitare anche esperienze fraudolente a danno di chi è già in condizioni precarie;
5) evitiamo di sovrapporci a quei servizi già esistenti come le consegne a domicilio effettuate dalle farmacie e il dog sitting;
6) ovviamente evitiamo di riversarci tutte e tutti per strada, adottiamo un comportamento corretto, seguendo le norme contenute nel decreto del Presidente del Consiglio sul contenimento del coronavirus e portate sempre con voi guanti e mascherina.

Qualsiasi sia la vostra possibilità di aiuto, non dimenticate di stare molto attenti per gli altri e per voi stessi e ricordate che, se ognuno fa la sua parte, andrà tutto bene.
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