STORIE
Che fine ha fatto il "Moro" di Palermo: le immagini inedite di una discoteca simbolo
Chiusa da 5 anni, la discoteca più famosa di Palermo oggi versa in uno stato di totale abbandono e degrado, mostrato da queste immagini che girano nei social
Tutti, specialmente chi ha superato i fatidici "anta", almeno una volta, hanno messo piede nella discoteca "Il Moro" dell'Arenella, luogo di ritrovo cult di un'intera epoca che oggi non c'è più.
L'ultima volta che la discoteca ha aperto i suoi cancelli alla "gente della notte" fu nell'estate 2018. Risale al 30 agosto di cinque anni fa, infatti, il sequestro effettuato dai Carabinieri a seguito di un controllo in cui trovarono più di 400 persone in eccesso rispetto alla massima capienza permessa dalla licenza.
Da quel momento sul Moro è davvero calato il sipario. Un sipario che oggi porta i segni tangibili dello stato di abbandono totale e di degrado in cui versa da allora l'intera struttura e tutta l'area circostante.
«C’è stato un tempo, nell’universo della movida palermitana, in cui il "Moro" brillava più di tutti gli altri locali di genere, focalizzando l’attenzione di migliaia di giovani e non più giovani - scrive Gagliano -.
Oltre ad essere una discoteca, era pure un ristorante e una pizzeria con la particolarità che d’estate si mangiava proprio sulla spiaggia prospiciente la vecchia Fabbrica Chimica dell’Arenella.
Per anni è stato un luogo di ritrovo cult, a volte si facevano lunghe code per provare ad entrare e passarvi la serata. Nell’agosto del 2018 la discoteca venne sequestrata dai Carabinieri e non fu più riaperta. Pian piano la struttura è stata abbandonata e adesso versa nelle condizioni che potete osservare nelle mie foto».
Immagini che parlano chiaro e lasciano poco spazio alla fantasia. La desolazione e la sporcizia sovrastano persino lo splendido panorama su cui si affaccia la grande struttura.
Oggi il "Moro" è abbandonato a se stesso e in mano ai vandali, con calcinacci e rifiuti che occupano lo spazio in cui una volta si ballava, scritte sui muri, pareti distrutte ed erbacce e oggetti come in una grande discarica a cielo aperto.
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