ARTE E ARCHITETTURA
C'è un volto gigante sull'Etna (non è l'unico): dove sono i colossi "nascosti" in Sicilia
Incastonata in un'ampia visuale, a 1700 metri di alta quota, una scultura in bronzo raffigura una figura mitologica, sono (in totale) 30 le opere di Mitoraj nell'Isola
"Teseo screpolato", Igor Mitoraj
Glorificato per aver riunito i popoli dell'Attica, fondando Atene, Teseo rappresenta l'eroe guerriero, il re saggio che i governanti ateniesi dell’epoca avevano preso come modello.
Il Teseo che si scorge nelle vicinanze dell'ingresso alla pista altomontana, in contrada Serra La Nave, è stato realizzato dall'artista polacco Igor Mitoraj - lo stesso autore dell'Ikaro Caduto posizionato ai piedi del Tempio della Concordia di Agrigento - ed è stato collocato lì il 7 marzo 2024.
Il volto in bronzo appare screpolato. L'opera è infatti una reinterpretazione dell'estetica classica a favore della rappresentazione della fragilità dell'uomo contemporaneo.
Ma la scultura monumentale collocata nel territorio di Ragalna (Catania) è parte di un percorso espositivo più ampio: la più grande mostra scultorea a cielo aperto di Igor Mitoraj mai realizzata “Mitoraj. Lo Sguardo, Humanitas, Physis".
Il percorso espositivo, una sorta di viaggio tra conoscenza e partecipazione emotiva, comprende anche un'opera posizionata di fronte al mare, accanto al Castello Maniace di Ortigia, a Siracusa.
Le altre opere monumentali dell'artista di origine polacca - trenta in totale - si trovano invece all'interno del Parco archeologico della Neapolis a Siracusa.
La mostra, promossa dal Parco archeologico della Neapolis di Siracusa e curata dall'Atelier Mitoraj, sarà visitabile dal 26 marzo al 31 ottobre 2025 negli orari di apertura del parco, con un costo aggiuntivo di 3 euro al biglietto di ingresso al sito.
Le sculture di Mitoraj si connettono “magicamente” ai luoghi. Lo scenario di questo processo creativo richiama direttamente “l’Humanitas”, virtù dell’umanità e stato di civiltà, che traspare con i suoi valori etici e la sua visione dell’uomo nella società civile.
Uno scenario nel quale “la Physis”, ovvero la natura per i greci, ci riporta, invece, alla dimensione universale e ineluttabile del divenire del mondo verso una nuova civiltà, nella quale recuperare le radici e i significati profondi della convivenza tra gli uomini e il rispetto di Madre Natura.
Questo incontro attraverso “lo sguardo”, partendo dalle ineludibili necessità della vita umana e in un processo continuo di trasformazione e rigenerazione, ricompone il perfetto accordo con la vitalità incessante degli elementi primordiali della natura, ovvero il fuoco, l’acqua, la terra, l’aria.
La grande esposizione di Mitoraj, in un momento così critico per l’umanità, supera la bellezza puramente estetica dell'arte e dei monumenti e proietta il visitatore dalla dimensione atemporale delle meraviglie che ammira verso una nuova contemporaneità.
L'artista
Igor Mitoraj (1944-2014) nasce a Oederan, in Sassonia, da madre polacca e padre francese. Trascorre la sua giovinezza in Polonia, nei pressi di Cracovia. Nel 1968 giunge a Parigi per ampliare la sua formazione culturale. Il grande successo della sua prima importante mostra personale, nel 1976 nella Galerie La Hune, lo spinge a dedicarsi esclusivamente alla scultura.
Nel 1983 acquista un grande atelier a Pietrasanta, in provincia di Lucca, e, nel 1989, presenta per la prima volta le sue opere alla New York Academy of Art.
Negli anni successivi espone in numerose mostre personali, riceve inviti a esporre nei più importanti musei internazionali e incarichi per la realizzazione di sculture monumentali in molte grandi città del mondo.
Le sue opere sono state installate a Milano, Roma, Londra, Parigi, Atlanta e Tokyo e negli anni ha realizzato le scenografie e i costumi per diverse opere liriche.
Nel 2011, la Valle dei Templi di Agrigento ha accolto le sue opere monumentali, aprendosi allarte contemporanea. Le opere di Mitoraj sono state in mostra anche in altri siti siciliani, a Noto nel 2020 e alla Villa romana del Casale nel 2021.
Nel 2016, post mortem, è stata realizzata una mostra nel sito archeologico di Pompei dove, coronando il grande sogno dello scultore, sono state esposte circa trenta delle sue straordinarie sculture monumentali.
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