AMBIENTE
C'è chi dice "no", ma si parte lo stesso: così sulle Madonie osserviamo gli asteroidi
Ora è ufficiale la costruzione dell’Osservatorio Astronomico dell'ESA sul Monte Mufara. L'opera bilancerebbe innovazione scientifica e tutela ambientale. I dettagli
Il telescopio "Flyeye" - Foto dell'ESA
Il lungo iter amministrativo per l'approvazione del progetto ha avuto inizio nel 2022, coinvolgendo la Regione Siciliana e l'Ente Parco delle Madonie.
Successivamente, nel maggio 2023, il SUAP madonita aveva rilasciato i necessari provvedimenti autorizzativi.
Tuttavia, nel luglio 2024, diverse associazioni ambientaliste hanno presentato un ricorso al TAR di Palermo, sostenendo che l'opera fosse in contrasto con le normative di tutela del Parco delle Madonie.
Per resistere a tale azione, si erano costituite in giudizio l’Ente Parco delle Madonie, con patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, la So.svi.ma s.p.a, che gestisce il SUAP Madonie Associato, l’Amministrazione regionale e l’Agenzia Spaziale Italiana.
Inoltre, Rubino ha sottolineato la compatibilità del progetto con i vincoli vigenti nel parco, che permettono la realizzazione di strutture destinate alla ricerca scientifica.
Il TAR di Palermo, accogliendo queste argomentazioni, ha respinto l'istanza cautelare delle associazioni ambientaliste nel settembre 2024, permettendo la prosecuzione dei lavori.
Di conseguenza, le associazioni hanno ritirato il ricorso, e il 20 dicembre 2024 il TAR ha dichiarato il ricorso improcedibile, consentendo la prosecuzione dei lavori senza ulteriori opposizioni.
Il Monte Mufara, con un'altitudine di circa 1.865 metri, è una delle vette più elevate delle Madonie e la sommità del monte offre condizioni atmosferiche favorevoli per l'osservazione astronomica, grazie al ridotto inquinamento luminoso e alla stabilità dell'aria, rendendola un sito ideale per l'installazione del telescopio "Flyeye".
Si tratta di uno strumento Made in Italy realizzato da Ohb Italia e dotato di un "occhio composito", simile a quello di una mosca e, per questo, battezzato "Flyeye".
La realizzazione dell'osservatorio astronomico sul Monte Mufara rappresenterebbe un significativo avanzamento per la ricerca scientifica europea, in particolare nel campo della sorveglianza dei cosiddetti "Near-Earth Objects" (NEO).
Il telescopio "Flyeye" sarebbe la prima unità di una rete globale dedicata a questo scopo, contribuendo alla sicurezza planetaria attraverso l'individuazione precoce di asteroidi potenzialmente pericolosi.
Tuttavia, il progetto ha sollevato preoccupazioni tra le associazioni ambientaliste riguardo all'impatto sull'ecosistema locale e sulla conservazione del paesaggio naturale del Parco delle Madonie.
Le organizzazioni hanno espresso timori che la costruzione possa alterare l'habitat di specie protette e compromettere l'integrità di un'area sottoposta a plurimi regimi di vincolo.
Nonostante le controversie, le autorità competenti hanno ritenuto che il progetto fosse compatibile con le normative di tutela ambientale vigenti, sottolineando l'importanza strategica dell'opera per la comunità scientifica internazionale.
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