CRONACA

HomeNewsAttualitàCronaca

Brillante, solare e determinata: chi era Sara, studentessa palermitana uccisa a Messina

Il ricordo di Sara Campanella, 22 anni, ennesima vittima di femminicidio. Chi l'ha conosciuta la descrive come "dolcissima", una giovane piena di sogni e ambizioni

Balarm
La redazione
  • 1 aprile 2025

Sara Campanella

Sara, è questo il nome dell'ultima, l'ennesima, vittima di femminicidio. Sara Campanella aveva 22 anni, è stata uccisa per strada a Messina, dove studiava all'università al corso di laurea triennale in Tecniche di Laboratorio Biomedico e svolgeva il tirocinio al Policlinico, l'ospedale in cui è stata trasportata in fin di vita.

Nella notte i carabinieri hanno fermato colui che l'avrebbe uccisa. Il sospettato, un giovane collega universitario della provincia di Siracusa, è stato individuato grazie alle testimonianze di alcune persone che lo avrebbero visto litigare con Sara poco prima dell'omicidio.

Secondo quanto riporta Fanpage, in uno degli ultimi vocali inviati a un'amica su Whatsapp avrebbe detto: «Sono sicura che lui mi sta seguendo». Pochi minuti dopo la tragedia consumata davanti allo stadio Giovanni Celeste di Messina, davanti agli occhi increduli dei passanti. Come riporta l'Ansa, un giovane che avrebbe assistito alla scena avrebbe anche tentato di inseguire l'omicida senza però riuscire a raggiungerlo.

Dagli accertamenti e dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti, pare che il ragazzo fosse innamorato di Sara senza essere corrisposto. Sul profilo Facebook della ragazza, di recente, un post che oggi sembra dire tanto: "Mi amo troppo per stare con chiunque", aveva scritto la giovane.

I particolari sulle indagini saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà al Palazzo di Giustizia della città dello Stretto nella tarda mattinata di oggi (martedì 1 aprile).

Era "dolce" Sara, questo l'aggettivo che più ricorre nei ricordi di chi l'ha conosciuta. Palermitana, originaria di Misilmeri. La cittadina è sconvolta. «Sara era una giovane brillante, studiosa, determinata e solare, morta a causa di femminicidio. Un gesto violento e brutale l’ha portata via - scrive il sindaco Rosario Rizzolo - L’intera cittadina è sconvolta, non ci sono parole e vogliamo far sentire tutto il nostro affetto e sostegno alla famiglia di Sara, alla sua mamma - insegnante per tanti anni della Scuola Traina plesso Portella di Mare e da quest’anno dell’ICS Guastella Landolina.

Siamo comunità e non faremo mancare la nostra vicinanza alla famiglia di Sara - aggiunge -, ai suoi amici, a quanti le vogliono bene e stanno soffrendo per un dolore lacerante ed insopportabile. Misilmeri ed i Misilmeresi condannano questo vile gesto, questa atroce violenza nei confronti di una giovane donna e confermando la totale fiducia nelle Forze dell’Ordine. Mai si vorrebbero dare notizie di questo tipo perché fatti così non dovrebbero mai accadere, mai. Non ci fermeremo e continueremo a lottare anche per Sara, basta basta basta violenza basta basta basta violenza contro le donne!».

Cordoglio è stato espresso anche dall'Istituto comprensivo "S.Traina" di Misilmeri, dove la mamma di Sara ha insegnato per diversi anni: «Una notizia che mai avremmo voluto leggere, un dolore che paralizza e lascia senza parole. Una ragazza piena di sogni, di speranze, con una vita ancora tutta da scrivere.

Sara studiava Tecniche di Laboratorio Biomedico all’Università di Messina, dedicandosi con passione al suo futuro. Ma la sua corsa si è fermata troppo presto, strappata all’affetto della sua famiglia, degli amici, di una comunità che oggi piange sgomenta e incredula.

Nessuno dovrebbe mai morire così. Nessuno dovrebbe vedere spegnersi così una vita giovane, luminosa, piena di promesse. A Sara, il nostro pensiero. Alla sua famiglia, il nostro abbraccio più forte. Oggi Misilmeri piange una figlia che nessuno potrà mai dimenticare. Riposa in pace, dolce Sara».

«L'Università di Messina - ha riferito la rettrice dell’ateneo siciliano Giovanna Spatari - si stringe attorno ai familiari, agli amici e ai colleghi di Sara. Quando una vita viene spezzata in un modo così brutale, la nostra sofferenza è ancora più acuta». Oggi verrà sospesa l'attività didattica del corso di studio triennale in Tecniche di laboratorio biomedico, dove Sara, appunto, era iscritta.

«Era una studentessa brillante e piena di promesse, coinvolta nel suo percorso di formazione, benvoluta da tutti e la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità. L’università ha moltiplicato gli sforzi per diffondere la cultura del rispetto, per contribuire a fermare la piaga dei femminicidi, per supportare le proprie studentesse e I propri studenti. Oggi non possiamo fare altro che impegnarci nel continuare quegli sforzi contro ogni forma di violenza e perché Sara venga adeguatamente ricordata», ha sottolineato ancora Spatari.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI