TROPPA GRAZIA
Sosta obbligata e sosta vietata
La questione del “posto” a Palermo è di vitale importanza. E in certi casi anche di “mortale” importanza. Solo gli ingenui pensano che la questione possa considerarsi risolta una volta trovato l’uomo giusto che ti metta al posto giusto, magari con lo stipendio un po’ aggiustato.
La questione dell’esclusione e delle precedenze ritorna anche dopo la morte. Ad esempio, trovare un posto al cimitero può diventare un’impresa e così le bare in attesa di sepoltura si accatastano dentro i cimiteri in attesa che qualcuno faccia la voce grossa e si ricorra a provvedimenti d’urgenza. Si confida forse troppo nell’eterna pazienza dei morti, ma le famiglie dei defunti sembrano non pensarla allo stesso modo, specie se qualcuno comincia a sospettare che anche da morti è possibile essere scavalcati dal raccomandato di turno.
Naturalmente non mancano le valutazioni contrastanti sull materia. Per qualcuno è una necessaria procedura di sosta obbligata, per altri è una situazione da C.E.S.S.O. (Classico Esempio di Super Sosta Obbligata). C’è poi un altro tipo di “posto”, quello dove posteggiare l’auto. Premesso che i depositi dove vengono scarrozzate le auto rimosse dall’Amat scoppiano non meno dei cimiteri, pare interessante il fatto che non tutte le auto possono essere rimosse quando si trovano in sosta vietata. È il caso dei Suv, dei grossi fuoristrada che, a causa del loro peso e delle loro dimensioni, non possono essere caricate dalle autogrù in servizio in città. Risultato: al massimo i leggittimi proprietari si beccano una multa, ma possono lasciare l’auto anche davanti a una scuola o a una struttura pubblica.
A Parigi queste persone sono penalizzate dai “vandali” che ogni notte bucano o sgonfiano le gomme di questi giganti dell’inquinamento urbano. A Palermo sono privilegiati per la loro stazza. E così, posteggiare nelle zone S.U.V. (Sosta Ufficialmente Vietata) potrà diventare un nuovo sport metropolitano. Il massimo della crisi potrebbe scoppiare se qualche proprietario di S.U.V. dovesse lasciare l’auto davanti ai cancelli del cimitero. Finirebbero per accatastargli le bare sopra o manderebbero l’autogrù a caricare le bare destinate al camposanto?
In collaborazione con Pizzino
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