FUORI DALL'ISOLA
L'architettura siciliana approda a Firenze
E’ approdata da qualche giorno nella città di Brunelleschi, dove rimarrà fino al 30 novembre, presso il SESV della facoltà di Architettura dell’Università di Firenze (Spazio Espositivo di Santa Verdiana, Piazza Ghiberti 27; apertura dal lunedì al venerdì, ore 10-15, ingresso libero), la mostra che racconta gli esiti del concorso "Siciliarchitettura. Architettura contemporanea in Sicilia <30 e <40", bandito dalla Galleria EXPA di Palermo nella scorsa primavera.
Nel viaggio fuori dall’Isola, "Siciliarchitettura" - allestita per la prima volta proprio alla Galleria EXPA, dal 27 maggio al 2 luglio di quest’anno - è supportata dall’Istituto Nazionale di Architettura - IN/ARCH Sicilia, il cui presidente Franco Porto ha partecipato a Firenze, il 14 novembre, al forum inaugurale "Nuove energie dell’architettura in Sicilia", assieme a Giovanni Bartolozzi, Marco Brizzi, Tiziano Di Cara, Paolo Ferrara, Flaviano Lorusso, Mimesi 62, Marco Navarra, Giuseppe Romano, Antonino Saggio.
Il concorso-mostra, invece, è stato curato da un comitato scientifico composto da Domenico Cogliandro, Leopoldo Freyrie, Giovanni Leoni, Franco Porto, Luigi Prestinenza Puglisi, Ugo Rosa.
Scrive il critico Prestinenza Puglisi, nelle note introduttive al catalogo della mostra edito dalla Biblioteca del Cenide, piccola ma importante realtà editoriale del settore con sede in Calabria: «in Sicilia sta formandosi una nuova generazione di architetti attenti a quanto avviene nel resto del mondo. Probabilmente ciò è dovuto a quello che oramai da molti commentatori è stato definito il fenomeno Erasmus, ma anche da un nuovo e sempre più diffuso clima culturale, favorito da Internet, dalla diffusione di riviste internazionali di settore, dai voli a basso costo e da molti altri tipi di scambi culturali che hanno reso il mondo più piccolo e le isole meno isolate».
A questa analisi, per così dire, sociologica, risponde la mostra, presentando una panoramica sull’evoluzione della cultura progettuale in Sicilia attraverso i lavori dei suoi giovani architetti così impegnati a risolvere il rapporto fra l’anima complessa del territorio e le tendenze dell’architettura contemporanea. Il risultato è sorprendentemente positivo, e quello che ne viene fuori è un modo di operare al passo con i tempi, capace di affermarsi anche in contesti internazionali (non mancano, infatti, tra i progetti selezionati, accanto ai più numerosi interventi in area locale e nazionale, anche lavori in altri Paesi europei). Non è un caso, tuttavia, che i progetti piazzatisi al primo posto assoluto nella categoria under 30 ed in quella under 40, della prima edizione del Premio EXPA – rispettivamente Ernesto Mistretta e AtelierMap – sono progetti di modernissime case unifamiliari realizzate nella nostra regione e per committenti privati. Segno che davvero qualcosa si muove. Per ulteriori informazioni: www.expa.org; www.sesv.net.
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