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Cuffaro riceve dal cielo il programma elettorale e lo diffonde per via papale

  • 10 aprile 2006

Il presidente Cuffaro, ricevuto il programma elettorale direttamente dal cielo, lo diffonde per via papale.

La diffusione del celeste messaggio è avvenuta attraverso le corde vocali del pontefice durante la S.s. messa a Piazza S.Pietro. Dalla vicina sala Bingo, il candidato dell’Unione alle regionali mormora qualcosa poi quando capisce di aver vinto spiega le ragioni della vittoria: Bingo!!!

“Invoco la papa condicio”, ha rilanciato il Presidente della regione Cuffaro. L’opposizione e casualmente le emittenti radiofoniche in quel momento erano oscurate dalla Provvidenza, tranne Radio Maria che ha continuato a trasmettere beatificando inoltre gli ascoltatori con le emozionanti hit dei “Il tempo della Santa Liturgia”, la band più ultraterrena sulla scena del predicoz/rock. Cose di poco conto se la Rai e le libere emittenti siciliane non avessero dimenticato le apparecchiature accese sul posto e se il loro presidente non fosse quello che è (in molti casi un’unica persona). La diretta quindi c’è stata è già si è registrato il primo miracolo: diversi Padre Pio sono apparsi nelle cabine elettorali (in alcuni casi con al seguito la sua governante) con matite aguzze conficcate nelle stimmate e con lo sguardo beato e diabolico sul sacro simbolo elettorale che “rischiara cu’ faro”. *

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Il teologo spiega che questo può accadere se il santo al momento stava lavorando sela, che è appunto il nome della sua governante. L’opposizione siciliana per tutta risposta implora: Uffa Cuffa! potevi avvertirci che Lui era dalla tua... non ci resta che fondare una nuova religione con fedeli tutti nostri (buàà!!) e minaccia: sui millenni avremo la meglio, scommettici! Così, dopo la vittoria del 61 a 0 e cinque anni di coraggiosi autogol, esce di scena e per sempre la sinistra dal variegato panorama politico siciliano. Resta solo Pippo Baudo che, op, balza sul carro del vincitore. Molti siciliani abbandonano la loro terra e lo chiamano, dicono, con un neologismo: esodo di massa. Ma dove sono stati i siciliani fino ad ora? “Guardavo canale 5” risponde un intellettuale che a quanto pare se non ha il cevello in fuga, gli sta già limando le sbarre!! A quelli che rimangono, non rimane che votare il parrucchino di Baudo che a quanto pare è saltato giù in piena corsa per una diversità di vedute (si vede che è caparbio) con il trattamento di trapianto del Cavaliere (che in quel momento era in compagnia del suo cavallo, basso, un pony!).

E’ possibile che si esca dal voto di sabato e domenica con gli esiti sperati da tutti coloro che da anni saltano sul carro dei vincitori, che acclamano: basta funambolismi, vogliamo essere stabilizzati, ci sentiamo precari come lsu, inoltre rischiamo il capocollo. Pace è fatta. Il giudizio divino è imprescrutabile e incontrovertibile. Non si fa attendere nenche la risposta del Re dei cieli: l’ho già detto non voglio essere scrutato soprattutto quando mi alleno con Sela. Semmai cominciate, orsù, questo scrutinio!
Amen.

* Op.cit. V.epis. v.3 da una lettera scritta da Padre Pio all’On. Cuffaro e della S.s.richesta di spiegazioni sulla inspiegabile comparsa di ferite su mani e piedi, ecc ecc. Si rinvia per la consultazione dell’opera omnia, inclusi i carteggi tra il Santo e Sela, la Sua governante, a una S.s. 3 giorni di pellegrinaggi a Pietralcina e un’offerta a piacere di euro 2000; pagamenti con carte di credito non concesse.

In collaborazione con Pizzino (www.scomunicazione.it)

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