ATTUALITÀ
Bello e legale il mercato di San Saverio: stop agli oggetti rubati e via al cambiamento
Restringere l'area, pedonalizzare, parcheggi, aree per bambini e lotta al degrado dei rifiuti: la rivoluzione al mercato dell'usato di San Saverio a Palermo
Uno scatto del mercato dell'usato di Ballarò a Palermo
E il mercatino? Sarà affidato a un’associazione di venditori che gestirà i 250 stalli sei giorni a settimana, tranne il lunedì, dalle 7 alle 13.
Questa è l'idea. Per la delibera dobbiamo aspettare due settimane, quando il Comune di Palermo metterà la parola fine al degrado e all'abusivismo che soffoca il crocevia del centro storico.
Su queste proposte intanto si sono confrontanti, e continueranno a farlo, residenti, associazioni, commercianti e istituzioni, attori principali del cambiamento che si sono già riuniti per un'assemblea pubblica.
Un dialogo che dura da mesi tra l'associazione Sos Ballarò e l’amministrazione comunale: «Il nostro obiettivo è ridare dignità a chi vive e lavora in quest’area e renderla più bella - dice Massimo Castiglia, il presidente della prima circoscrizione - con un progetto di cambiamento che metta d’accordo tutte le sue anime».
Oltretutto, residenti e associazioni non vedono alternative: «O funziona questa soluzione o incorriamo nel rischio che venga militarizzato il quartiere per togliere definitivamente il mercato», spiega ancora Castiglia.
Il mercato di San Saverio è anche troppo spesso sulle cronache perché tra la roba venduta non ci sono sono solo oggetti usati ma anche rubati e perché le strade e le piazze che lo ospitano sono spesso piene di sporcizia e abbandonate nel degrado.
«Il mercato dell'usato supporta quello storico di Ballarò e viceversa - spiega Giacomo Terranova, presidente dell'associazione Mercato Storico di Ballarò - chi viene a fare la spesa a Ballarò poi va anche a San Saverio e viceversa. E poi i turisti impazziscono per il mercato dell'usato, perché trovano oggetti particolari, antichi».
È allora fondamentale regolamentare il mercato dell'usato per avere, entro la fine dell'anno, un mercato completamente rinnovato e legale.
I rifiuti, per l'appunto, sono una risorsa e vanno valorizzati: la Rap avvierà anche la raccolta differenziata sia dentro il mercato di Ballarò che quella porta a porta.
«Per realizzare questo enorme cambiamento però c'è bisogno che tutti si responsabilizzino e che ognuno faccia la sua parte - conclude Don Enzo - in questo importante momento di cambiamento per tutto il quartiere».
Grande attenzione da parte del Comune: perché se questo progetto riesce potrebbe essere replicaato in altre parti della città.
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