CULTURA
Bellissima, leggendaria e si può salire a bordo: la Amerigo Vespucci arriva a Palermo
È ufficiale, la nave-scuola approda al porto di Palermo dall'8 al 10 giugno: curiosi e appassionati non devono perdere l'occasione per una visita del veliero più antico
La poppa della Amerigo Vespucci varata nel 1931
La Vespucci resta ormeggiata alla banchina Vittorio Veneto per tre giorni: da venerdì 8 a domenica 10 giugno e le visite a bordo sono organizzate secondo orari precisi ma senza alcuna prenotazione, basta andare direttamente sulla banchina.
Gli orari: venerdì 8 giugno dalle 15 alle 19, sabato 9 giugno dalle 11 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30, domenica 10 giugno dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.
Un'occasione imperdibile per gli amanti delle imbarcazioni storiche ma anche per i semplici curiosi, che potranno ammirare da vicino la nave-scuola di base a La Spezia, utilizzata ogni anno per la formazione e l'addestramento degli Allievi Ufficiali dell'Accademia Navale.
Durante il periodo a bordo gli 82 allievi marinai saranno impegnati in numerose attività didattiche e addestrative nell’ambito delle discipline marinaresche e della formazione etico-militare, al fine di far propri i valori di fedeltà, disciplina e senso del dovere e acquisire l’importanza del lavoro di squadra.
Sabato e domenica, inoltre, i visitatori della Vespucci saranno accolti dai cani della ACS - Associazione Cani di Salvataggio, abitualmente attiva con le sue Unità Cinofile presso la Mondello Italo - Belga, impegnati anche a supporto dell'equipaggio.
Non è la prima volta che la "nave più bella del mondo", come la definirono negli anni Sessanta i marines della portaerei americana Uss Independence che la incrociarono nelle acque del Mediterraneo, approda in Sicilia.
Nel 2016, infatti, era stata ospitata nei porti di Messina e poi di Trapani, in occasione della campagna celebrativa organizzata per l'85esimo anniversario del varo (22 febbraio 1931).
Ecco qualche informazione "tecnica": la Amerigo Vespucci fu progettata e costruita a partire dal 1930 nei Regi Cantieri Navali di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli insieme alla gemella Cristoforo Colombo (di dimensioni più ridotte), su esempio del veliero Monarca, nave ammiraglia della Real Marina del Regno delle Due Sicilie.
È una nave a vela con motore lunga 101 metri, come si usa dire nel gergo marinaresco "armata a nave", dunque con tre alberi verticali dotati di pennoni e vele quadre.
E ancora la parte anteriore, ovvero la prua, è decorata da una polena bronzea che raffigura l'esploratore del quale porta il nome e da fregi in legno ricoperti di oro zecchino.
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