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Assegno unico 2024, tutte le novità: come cambiano gli importi e quando fare richiesta

Da quest'anno entrano in vigore importanti novità per le famiglie che usufruiscono del sostegno. Cambiano soglie e importi: ecco quanto spetta per ciascun figlio

Balarm
La redazione
  • 3 gennaio 2024

foto Pixbay

Da gennaio 2024 entrano in vigore importanti novità per le famiglie che percepiscono l'assegno unico e universale per i figli a carico. Da quest'anno infatti cambiano gli importi e le soglie minime per richiedere la misura.

Abbiamo così realizzato una piccola guida con tutti i dettagli sui requisiti, le novità, gli importi, come e quando fare richiesta.

L’Assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio, fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

L'ammontare dell'assegno varia in base alle soglie Isee e alla composizione del nucleo familiare. Scattano infatti maggiorazioni in presenza di:
- nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo);
- madri di età inferiore a 21 anni;
- nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
- figli affetti da disabilità;
- figli di età inferiore a un anno;
- figli di età compresa tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli
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Come cambiano gli importi: le novità
A partire da gennaio 2024 gli importi dell'assegno unico verranno aumentati sia per modifiche di legge introdotte dalla Manovra del Governo sia grazie all’adeguamento per l'aumento del costo della vita con il tasso di inflazione del 2023, pari al 5,4%.

Con tali adeguamenti, l'ammontare dell'assegno può variare da un massimo di 262,50 euro a figlio alla quota minima di 57,20 euro (e non più 54 euro).

A cambiare sono innanzitutto le soglie dell'Isee, requisiti essenziali per poter richiedere la misura e calcolare l'importo.

La prima fascia, ossia quella in cui scattano gli importi maggiori dell'assegno, arriva fino a 17.090,61 euro; dunque più ampia rispetto ai 16.215 euro, permettendo così di allargare la platea dei nuclei familiari beneficiari.

Sotto questa soglia il contributo massimo aumenterà di circa 10 euro: da 189,2 a 199,4 euro per figlio.

La quota minima, invece, scatterà oltre i 45.575 euro di Isee , ormai ben sopra i 40mila di Isee (inizialmente stabiliti dal Dlgs 230/2021) e maggiore rispetto ai 43mila euro del 2023. E in questo caso il contributo, riconosciuto anche in assenza di Isee, arriva 57,20 euro per ciascun figlio (28.5 per i figli dai 18 ai 20 anni).

L’adeguamento riguarda anche le maggiorazioni: ad esempio quella per il secondo percettore (riconosciuta quando entrambi i genitori hanno un reddito da lavoro), per i beneficiari della quota massima salirà di 34,15 euro per ciascun figlio. Mentre la prima fascia, cioè la più svantaggiata, avrà anche maggiorazioni fino a 96,90 euro.

Per i figli disabili e non autosufficienti, le maggiorazioni aumentano a 119,60 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni; 108,20 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni; 94,90 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni; a 22,30 euro per ogni figlio fino ai 21 anni.

Come e quando fare domanda
La domanda per l’Assegno Unico nel 2024 e l’invio della documentazione aggiornata relativa all’ISEE potranno essere presentati a partire da marzo e fino al mese di giugno 2024.

In questo modo, saranno corrisposti anche gli importi relativi alle mensilità precedenti, attraverso l’apposito conguaglio, senza il rischio di perdere gli arretrati.

Per richiedere l’Assegno unico è possibile presentare la domanda direttamente online sul sito dell'Inps, corredata di tutti i documenti richiesti, oppure chiedere aiuto a un CAF o a un patronato.

Si ricorda che per fare inoltrare la domanda è necessario aver aggiornato l'Isee, che scade il 31 dicembre di ogni anno, ed è quindi rinnovabile a partire da gennaio 2024. In un unostro articolo una guida sulle novità per l'Isee 2023 e come rinnovarlo.

Come precisato in una nota dell'Inps, chi già ne usufruisce, per l’anno 2024, non deve provvedere alla presentazione di una nuova domanda all’Assegno unico e universale. A fare richiesta devono essere solo coloro che la fanno per la prima volta o la cui domanda sia decaduta, revocata o sia stata respinta.

Si precisa che ai fini della determinazione dell’importo della prestazione sulla base della corrispondente soglia Isee è necessaria la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per il 2024, correttamente attestata.

In assenza di Isee, l’importo dell’Assegno unico e universale sarà infatti calcolato a partire dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.

Qualora la nuova DSU sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2024 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2024 con la corresponsione dei dovuti arretrati.
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