ATTUALITÀ
Aprite i porti: a Palermo la società civile al porto in sostegno della nave Aquarius
Palermo apre il suo porto all’accoglienza: un presidio all'ingresso del porto della città per manifestare il dissenso per le dichiarazioni del ministro dell'interno Salvini
Il salvataggio di un bimbo migrante
A bordo della nave ci sono 629 persone tra donne, uomini e bambini: i palermitani si sono organizzati per rispondere con una manifestazione di dissenso.
«Un criminale razzista». Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha commentato aspramente la dichiarazione del ministro.
«Siamo tutti contro i razzisti - commenta il sindaco - ma io rivendico il diritto di Palermo ad essere una città razzista. Perché esiste una sola razza, la razza umana. Chi non capisce questo è un criminale razzista».
Il neo Ministro dell’interno Matteo Salvini non ha autorizzato l’ingresso in nessun porto italiano della nave Aquarius lanciando l'hashtag #chiudiamoiporti, la nave dopo aver sostato a largo delle coste siciliane con 629 migranti a bordo è stata accolta dalla città spagnola Valencia.
Associazioni che da sempre si occupano si salvaguardare i diritti di tutti hanno deciso di farsi sentire e così hanno organizzato un presidio simbolico al Porto di Palermo dandosi appuntamento alle 21.
«Deve essere chiaro a tutti che la miserabile strategia di Salvini non aumenta la forza contrattuale dell'Italia in Europa - spiega Fausto Melluso, uno degli organizzatori del presidio - allearsi coi paesi dell'est, come l'Ungheria, che criminalizzano la condizione di Migrante, esclude ogni possibile riforma di Dublino che vada nell'interesse dell'Italia e delle persone che arrivano in Europa».
«L'Aquarius ora andrà in Spagna, e la prossima? - continua - Qualcuno crede davvero che usare la sofferenza di persone in mezzo al mare per prendere qualche voto in più porti a qualche miglioramento? Se qualcuno lo pensa siamo qua a dire che noi non ci stiamo».
La manifestazione è organizzata da: Forum Antirazzista Palermo, ADIF Associazione Diritti e frontiere, Missionari Comboniani Palermo, ARCI Porco Rosso, Potere al Pololo, Sinistra Italiana, Sinistra Comune, Emmaus Palermo, Rete Numeri Pari Palermo, Laici Missionari Comboniani, Comitato Antirazzista COBAS, Associazione Handala, Clinica Legale per i Diritti Umani (CLEDU) e Rifondazione Comunista.
«Questa sera ci riuniamo simbolicamente al Porto di Palermo, per presidiarlo e testimoniare la nostra vicinanza alle 629 persone che si trovano da giorni in mezzo al mare - conlcude - sulla nave Aquarius a poche ore di navigazione dalle nostre coste».
«Stessa sorte tocca alla nave SeaWatch. Chiediamo che possano attraccare al più presto, senza alcuna condizione e in estrema urgenza, per salvaguardare la sicurezza dell'equipaggio e dei passeggeri. Crediamo che alimentare false notizie, inventarsi e vendere soluzioni impraticabili, sia pericoloso e inumano. I trattati vanno rivisti ma non sulla pelle dei rifugiati ed è impensabile che Malta, un'isola più piccola del Comune di Enna, possa farsi carico dei flussi nel Mediterraneo».
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