RICETTE
Alla Vucciria era il "fegato dei poveri": i segreti (e la ricetta) della zucca in agrodolce
Un gusto unico che sa di Sicilia: la sua storia è ambientata in uno dei mercati storici più noti del capoluogo siciliano ed è legata all'origine del nome. Ecco la ricetta
Zucca in agrodolce alla siciliana (foto di DallaSicilia.com)
In Sicilia e soprattutto a Palermo questo piatto viene chiamato "ficatu ri setti cannola" (il fegato dei sette rubinetti ndr). E la sua storia è ambientata in uno dei mercati storici più noti del capoluogo siciliano, quello della Vucciria.
Tra i vari mercatari che espongono generi alimentari del mercato della Vucciria si racconta che a un certo punto qualcuno gustò la zucca rossa all’agrodolce.
Nel momento stesso in cui l'assaggia il venditore ambulante ha la sensazione che sia tenera e morbida come il fegato. Per questo motivo, si racconta, vendette la zucca cruda al pubblico "abbanniando". “Ficatu ri setti cannoli” (fegato dei sette rubinetti). Sicuramente, visto il successo di vendita, altri venditori seguirono il suo esempio.
Le tesi su cosa c'entrino i sette cannoli ci sono diverse ipotesi. La prima riporta che la dicitura "setti cannoli" dipenda dalla fontana del Garraffello, che si può ammirare nella piazza omonima, a due passi dal mercato della Vucciria. Un’altra versione, racconta che fu preparata per la prima volta in un’osteria nella storica piazzetta Garraffello, al centro della quale si trova l’omonima fontana con sette cannule d’acqua (in dialetto cannola), imitando il noto piatto più costoso a base di carne. Un’altra ipotesi sull'origine del nome potrebbe dipendere dalla provenienza della zucchina rossa, ovvero, la Contrada dei Sette Cannoli, dal nome di una fontana con sette cannule di ferro che si trovava sul luogo.
Ingredienti
1 zucca rossa
Aglio
Menta
2 cucchiai aceto
1 cucchiaino zucchero, alternativa miele
pepe
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Ne esistono solo tre al mondo e una è in Sicilia: cos'è la (prestigiosa) "Phiale Aurea"