CRONACA

HomeNewsAttualitàCronaca

Addio a Franco Russo, ex presidente del Wwf Sicilia: "padre" dell'ambientalismo nell'Isola

Laureatosi in agraria a Palermo si convertì all’ambientalismo scientifico a Seattle, dove maturò la volontà d’introdurre in Sicilia un nuovo esempio di riserve naturali

Aurelio Sanguinetti
Esperto di scienze naturali
  • 24 marzo 2025

Franco Russo

Durante lo scorso week end, all’età di 88 anni si è spento Franco Russo, uno dei padri fondatori dell’ambientalismo siciliano. Ex dirigente dell'azienda foreste demaniali della Sicilia ed ex presidente di WWF Sicilia, Russo è stato tra i principali promotori della Marcia dello Zingaro, che proprio quest’anno compie il suo 45° anniversario.

Questa marcia aveva lo scopo di bloccare i lavori di realizzazione di una strada che secondo progetto doveva connettere San Vito lo Capo a Scopello, degradando per sempre una delle poche aree costiere rimaste integre della Sicilia Nord occidentale. Nato nel 1937 a Caltanissetta, Russo si è battuto per l’istituzione di diverse riserve sulla nostra isola, avendo anche assunto il ruolo per qualche anno di assessore all’ambiente della Provincia di Palermo.

Russo è stato anche direttore della riserva del Parco dell’Etna al momento della sua istituzione e un’importante promotore di ricerche scientifiche atte a valutare la qualità ambientale delle foreste e delle aree lacustri siciliane, attraverso la collaborazione della stessa WWF e di altre associazioni.
Adv
Laureatosi in agraria all’Università degli studi di Palermo, dove visse per molti anni, si convertì all’ambientalismo scientifico quando visitò diversi parchi naturali negli Stati Uniti, vicino a Seattle, dove maturò la volontà d’introdurre in Sicilia – e indirettamente in Italia – un nuovo esempio di riserve naturali.

Già prima della Marcia per lo Zingaro, collaborò lontano dalla Sicilia con la FAO e con altri enti per la riforestazione di diverse aree colpite dal fuoco, mentre nel 1973 accettò di restare per un anno nello Yemen per partecipare ad uno studio internazionale sull’ecosistema delle dune. Dieci anni dopo, nel 1983, accettò invece l’invito di raggiungere il Niger insieme ad altri membri della FAO, per lavorare a un progetto di due anni che aveva lo scopo di studiare nuovi metodi che limitassero l’erosione del suolo e gli effetti devastanti della siccità. In quell’occasione venne accompagnato dalla moglie Maria Pia e il suo lavoro venne seguito dal National Geographic.

Nel 1991 partecipa invece in Svizzera ad una delle più importanti riunioni della commissione parchi e aree protette dell’Unione internazionale conservazione della natura (IUCN), che favorì l’istituzione di un gran numero di riserve in tutto il mondo. Condoglianze per la sua morte arrivano da molti rappresentanti dell’ambientalismo siciliano.

Primo fra tutti Pietro Ciulla, delegato del WWF Italia per la Sicilia, che riguardo alla morte di Franco Russo ha affermato che si tratta «di una perdita insostituibile, che si somma alla recente scomparsa di Fulco Pratesi, fondatore del WWF Italia. Tutti i soci, i volontari del WWF e tutto il sistema regionale delle aree protette ne piangono la perdita».

Senza il lavoro di Russo oggi probabilmente non avremmo molte delle riserve che attualmente si trovano in Sicilia, come la stessa Riserva dello Zingaro, la prima ad essere stata istituita in Sicilia nel 1981.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI