ARTE E ARCHITETTURA
A Palermo dove scavi, trovi: un cantiere svela resti del quarto secolo dopo Cristo
Siamo in via Guardione: in autunno avevano trovato delle ossa pensando fossero i resti di un "cimitero di mafia" ma analisi hanno escluso l'ipotesi: è una necropoli
Uno scheletro della necropoli punica di Palermo (foto Aldo Belvedere)
Siamo in via Francesco Guardione, all'inizio, partendo da piazza XIII Vittime: attualmente c'è un tecnico della soprintendenza ai Beni Culturali che cataloga i resti di tombe e rocce di quella che sembra una necropoli e che si presenta in uno stile di architettura araba.
Lo scorso ottobre, sempre per caso, erano stati trovati dei resti umani: si pensava che potesse trattarsi di un cimitero di mafia ma le analisi successive hanno defintivamente scartato questa - triste - ipotesi.
L'operazione di scavo per il collettore fognario, opera che costa in totale 15 milioni di euro e a cura dell'azienda Sikelia, non dovrebbe subire stop o rallentamenti.
Cosa è una necropoli? La parola deriva dal greco (nekros, morto e polis, città) ed è un agglomerato di tombe, disposte spesso in modo disordinato e integrate in un complesso di tipo urbanistico.
Insomma è un corrispettivo del moderno cimitero e il termine viene generalmente utilizzato per indicare i luoghi di sepoltura vicini ai centri antichi.
La nota necropoli di Palermo è quella punica: risalente al periodo appunto punico-romano, si trova nella parte occidentale della città e la parte visitabile è sotto la caserma Tukory, tra piazza Indipendenza, corso Pisani, via Cuba, via Pindemonte e via Danisinni.
Lo scatto è di Aldo Belvedere.
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