AMBIENTE
2000 metri sotto il mare per l'ambiente: così la Sicilia si unisce a Sardegna e Calabria
Terna dà il via a "Tyrrhenian Link" in grado di collegare l'Isola potenziando la produzione di energia da fonti rinnovabili: cosa sappiamo e tutti i dettagli
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Tyhrrenian link
Il progetto consiste nella realizzazione di due linee distinte, la linea ovest che collegherà la Sicilia alla Sardegna e la linea est che dallo stesso punto di partenza arriverà in Campania.
Il punto comune di collegamento per la Sicilia è prevista nella località di Fiumetorto, da lì i cavi interrati dovranno percorrere altri 7 km per raggiungere Termini Imerese dove verrà realizzata la stazione di conversione elettrica, dove verranno gestiti i flussi di potenza.
Le due linee sottomarine realizzate con grossi cavi con un conduttore centrale in alluminio si estenderanno per una distanza complessiva per entrambe le linee di 970 km, esse potranno trasportare una potenza di 1000 MW ciascuna a una tensione di 500 KV a corrente continua.
Per questo motivo saranno necessarie delle stazioni di conversione agli estremi dell’impianto per poter eseguire la conversione da corrente continua a corrente alternata, così da potere eseguirne l’inserimento nella rete di trasmissione nazionale.
Mentre si è in attesa dell’approvazione per il via libera da parte del ministero della transizione ecologica per il tratto di linea ovest, sono iniziati i lavori allo stesso tempo del cantiere a Fiumetorto per la posa dei cavi della linea est diretta in Campania che è stata già precedentemente approvata.
La posa sarà effettuata con la nave "Leonardo da Vinci" ed è stata affidata alla Prysmian, azienda leader globale per i collegamenti cablati per l’energia e le telecomunicazioni.
Si prevede che gli impianti verranno messi a regime nel 2028, tuttavia la prima tratta est, che collegherà la Sicilia alla Campania, potrà già essere ultimata alla fine del 2025.
Il progetto Tyrrhenian Link con uno stanziamento di 3,7 miliardi di euro punta a realizzare un nuovo collegamento ad alta potenza per la gestione del trasporto di energia tra la Sicilia e le altre stazioni Italiane così da rendere più efficiente la rete di trasporto elettrico siciliano e con un’ottica mirata alla transizione energetica.
Infatti avendo una maggiore potenza disponibile per lo scambio energetico viene favorita una migliore capacità per una gestione dell’energia su tutto il territorio nazionale.
Questo è uno dei tasselli chiave per favorire la spinta per un processo di decarbonizzazione e questo tipo di infrastrutture è molto importante per l’attuazione della transizione energetica, poiché rende possibile l’idea di potere investire maggiormente sull’immissione e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Dal punto di vista siciliano, considerato che vi una predisposizione alla nascita di sempre nuovi impianti rinnovabili e grazie al sostegno di un infrastruttura elettrica che permette la gestione di grosse potenze con la possibilità di esportare facilmente al bisogno l’energia prodotta anche in altre regioni, diventa possibile il potenziamento della produzione di energia da fonti rinnovabili in loco senza dovere limitarne la potenza immessa in rete.
Lo stesso sarà possibile anche per Sardegna e Campania che potranno così incentivare la produzione locale di energia elettrica da fonti rinnovabile e favorirne lo scambio grazie all’elettrodotto in produzione che le collegherà queste ultime direttamente alla Sicilia.
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