LAVORO
Psicologi, giuristi, sociologi (e altri): 2.329 posti di lavoro al Ministero della Giustizia
È stato pubblicato il bando per l'assunzione a tempo indeterminato di vari funzionari: diverse prove di ammissione tra test a risposta multipla e colloquio

Il palazzo di Giustizia di Roma detto "Il palazzaccio"
È stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale il bando del maxi concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 2.329 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato nel profilo di funzionario, nei ruoli del personale del ministero della Giustizia, nell'ambito del progetto "RIPAM" Riqualificazione della Pubblica Amministrazione.
Il concorso è rivolto, in base ai diversi profili previsti, a laureati in discipline attinenti: studi giuridici, studi economici, psicologia, sociologia, scienze dell'organizzazione, ingegneria gestionale, scienze politiche, servizi sociali, cooperazione allo sviluppo e statistica.
La selezione si svolgerà tramtie tre tipologie di prove: la prova preselettiva, comune a tutti i profili professionali, consisterà in un test, composto da quesiti a risposta multipla, di cui una parte attitudinali per la verifica delle capacità logico-matematiche e una parte diretta a verificare la conoscenza delle seguenti materie: diritto amministrativo e diritto costituzionale.
La fase selettiva scritta, consistente nella risoluzione di quesiti a risposta multipla, con una parte volta a verificare le conoscenze rilevanti direttamente riferite al profilo professionale scelto; una parte volta a verificare le conoscenze relative alle tecnologie informatiche; una parte volta a verificare la conoscenza della lingua inglese.
La prova orale consistente, per ciascun profilo professionale, in un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione e la capacità professionale dei candidati su materie specifiche indicate nel bando.
Tutte le informazioni sulla modalità di presentazione delle candidature e sullo svolgimento delle selezioni, sono disponibili sul sito del Ministero della Giustizia. La candidatura, che va obbligatoriamente presentata online con apposita procedura, va inviata entro le ore 24 del 9 settembre.
Il concorso è rivolto, in base ai diversi profili previsti, a laureati in discipline attinenti: studi giuridici, studi economici, psicologia, sociologia, scienze dell'organizzazione, ingegneria gestionale, scienze politiche, servizi sociali, cooperazione allo sviluppo e statistica.
La selezione si svolgerà tramtie tre tipologie di prove: la prova preselettiva, comune a tutti i profili professionali, consisterà in un test, composto da quesiti a risposta multipla, di cui una parte attitudinali per la verifica delle capacità logico-matematiche e una parte diretta a verificare la conoscenza delle seguenti materie: diritto amministrativo e diritto costituzionale.
La fase selettiva scritta, consistente nella risoluzione di quesiti a risposta multipla, con una parte volta a verificare le conoscenze rilevanti direttamente riferite al profilo professionale scelto; una parte volta a verificare le conoscenze relative alle tecnologie informatiche; una parte volta a verificare la conoscenza della lingua inglese.
La prova orale consistente, per ciascun profilo professionale, in un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione e la capacità professionale dei candidati su materie specifiche indicate nel bando.
Tutte le informazioni sulla modalità di presentazione delle candidature e sullo svolgimento delle selezioni, sono disponibili sul sito del Ministero della Giustizia. La candidatura, che va obbligatoriamente presentata online con apposita procedura, va inviata entro le ore 24 del 9 settembre.
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