BANDI E OPPORTUNITÀ
Cultura e natura a fondo perduto: quattro milioni per chi ha (buone) idee per la Sicilia
È stato riattivato il bando del Piano Sviluppo Rurale con dei contributi a fondo perduto per riqualificare edifici storici, ideare campagne di comunicazione e tanto altro
Il centro storico di Scicli
È stato infatti riattivato il bando del PSR Sicilia (Piano sviluppo rurale, la misura 7.6) dopo che a Marzo 2018 l'assesorato regionale all'Agricoltura e Pesca aveva comunicato l'annullamento della sottomisura.
Il bando recita: "Sostegno per studi e investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi, del paesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico, compresi gli aspetti socioeconomici di tali attività, nonché azioni di sensibilizzazione in materia di ambiente".
Il contributo massimo sarà pari a 420mila euro per ciascun progetto, tutto a fondo perduto, e sarà erogato sotto forma di contributo in conto capitale: le domande potranno essere presentate entro il 24 gennaio 2019.
Precisamente, la misura 7.6 del PSR ha come obiettivo promuovere il patrimonio culturale, naturalistico, turistico e artigianale, per ricondurre i diversi punti di forza delle specifiche aree locali all’interno di una strategia di sviluppo complessa e articolata, che produca positivi effetti economici sotto il profilo occupazionale, di incremento del numero di imprese e di innalzamento del livello di qualità della vita dei villaggi rurali.
Potranno partecipare gli enti locali e amministrazioni, enti pubblici, partenariato pubblico – privato, ONG, organizzazioni operanti nei settori ambientali, paesaggistico, turistico.
Gli investimenti sarranno sovvenzionabili solamente se gli interventi a cui si riferiscono verranno realizzati sulla base di piani di sviluppo dei Comuni e dei villaggi situati nelle zone rurali C e D (clicca qui per vedere quali Comuni rientrano nelle zone) e dei servizi comunali di base in cui tali piani esistano e siano conformi alle pertinenti strategie di sviluppo locale.
Le spese ammissibili saranno: quelle per il recupero di fabbricati e strutture di interesse storico, culturale; recupero di manufatti e di strutture a uso collettivo (come forni, lavatoi, cortili).
Ma anche la realizzazione e la stampa di materiale informativo e per lo sviluppo della comunicazione online, relative al progetto di investimento finanziato fino ad un massimo del 5% sull'importo del progetto.
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