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Per il Palermo Pride 2012 una mostra "Normale"

Una mostra fotografica all'interno del Palermo Pride 2012: "Normale" è la personale di Alessandro Di Giugno e Francesco Paolo Catalano

  • 14 giugno 2012

Cosa è “normale”? Un terremoto che distrugge una terra oppure una mamma che mette alla luce il proprio figlio? Che dopo la vita ci sia la morte o che mescolando il rosso con il giallo si dà vita all’arancione? Il concetto di normalità può essere declinato in diverse direzioni, può avere un significato puramente statistico, per indicare la maggior frequenza di un certo evento, o anche l'attesa che un certo avvenimento abbia luogo come è da regolare consuetudine, oppure può prendere forma nella mostra fotografica “Normale” di Alessandro Di Giugno e Francesco Paolo Catalano esposta nei locali dello Spazio Cannatella venerdì 15 giugno alle 19 e si protrae con ingresso gratuito fino a venerdì 29 giugno.

Una mostra inserita all’interno del programma del Palermo Pride 2012, la parata dell’orgoglio gay che porta per le strade uomini e donne uniti in un coro all’unisono contro la discriminazione al di là della religione, del sesso, della politica, ma soprattutto delle idee, uniti da un comune senso di uguaglianza e dalle bandiere arcobaleno. È proprio in questa dimensione che si inserisce “Normale”, una rappresentazione dal doppio percorso artistico, prima ancora che personale, in cui gli autori mediante la fotografia, intendono narrare due storie che porteranno l’osservatore a riflettere sul senso comune che viene attribuito all’aggettivo “normale”, che spesso nelle nostre vite è divenuto sinonimo di “familiare” in una logica di condivisione e riconoscimento sociale che, tuttavia, elude qualsiasi forma di soggettività psicologica.

Ma esistono davvero delle eccezioni ad un comportamento “normale”? Se è vero che esistono “luoghi comune” che la società nei secoli ha imposto di riconoscere, tra gli esseri umani, come convenzioni e che hanno portato a cristallizzare l'individuo in una dimensione tradizionalista e bigotta, è anche vero che è possibile aprire la mente a nuovi significati antropologici per soppiantare quelle forme di ipocrisia ideologica di cui spesso l’uomo si è nutrito.

L’obiettivo artistico di Di Giugno e di Catalano è quello di sovvertire un linguaggio spesso etichettato come “sessualizzato” dal punto di vista culturale. Tutto nel creato ha un certo retroterra eterossessuale che finisce per valere come lasciapassare per quel "mondo del normale” che esclude la presenza di ogni qualsivoglia variabile individuale, ma anche collettiva, nonché omosessuale. “Normale”, invece, è un doppio binario che rivoluziona il mondo visto dagli occhi di un popolo discriminante, in modo unilaterale, di fatto svuotandolo di qualsiasi significato e riducendolo ad un universo “unico”, che poi unico non è.

La mostra sarà allestita dal 15 al 29 giugno. Dal lunedì al venerdì l'ingresso sarà consentito dalle ore 16 alle 19, il sabato, invece, solo su appuntamento. La domenica i locali resteranno chiusi. Per prenotazioni è possibile chiamare il numero 347.8623799

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