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Isole Eolie, una per ogni gusto: alla scoperta delle sette meraviglie del Mediterraneo

Una meta sempre più frequentata che ha conquistato turisti provenienti da ogni parte del mondo: le Isole Eolie si confermano come uno dei simboli più esotici della Sicilia

Balarm
La redazione
  • 17 agosto 2018

Il ramo occidentale delle Eolie comprende due delle più selvagge isole dell’arcipelago. Alicudi e Filicudi, come le altre cinque “sorelle”, rappresentano la porzione subaerea di grandi edifici vulcanici che si innalzano dal fondo del Tirreno per circa 2.000 m di altezza complessiva. In questo settore delle Eolie l’attività vulcanica è ormai considerata estinta, poiché qui la crosta è oggi soggetta ad una compressione che inibisce la risalita dei magmi.

Alicudi è la più occidentale delle Eolie, svetta con la sua forma di cono quasi perfetto e il suo nome deriverebbe dal greco Ericussa che significa “ricca di erica”. L’abitato più importante è Alicudi porto ed è l’unica delle Eolie a non avere strade asfaltate. Il versante meridionale dell’isola è attraversato da un dedalo di scalinate che raggiungono le case più alte. Bella e selvaggia, Alicudi garantisce lunghi silenzi e incredibili panorami che abbracciano la costa siciliana da Messina a Palermo.

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Tra Salina ed Alicudi sorge Filicudi, il cui nome deriva dalla presenza massiccia di esemplari di palma nana (Phoinicussa, in greco). Domina l’isola il Monte Fossa Felci, antico centro vulcanico alto circa 770 m e ricoperto da una fitta vegetazione che ne giustifica l’etimologia. L’isola è popolata da circa 200 residenti, che aumentano sensibilmente durante i mesi estivi: Filicudi è considerata ormai la più chic delle Eolie.

L’isola di Vulcano è la più vicina alla costa siciliana. Piatta e tozza è una delle più estese dell’arcipelago e si distingue facilmente dalla presenza del cono de La Fossa, la cui ultima eruzione risale al 1888-1890. Alla chiassosa e frequentata zona del Porto, si contrappongono alcuni angoli dove regna ancora la tranquillità come la zona di Vulcano Piano o lo splendido litorale di Gelso.

Meta obbligatoria sull’isola è la scalata al Gran Cratere de La Fossa, una breve escursione che permette di osservare da vicino i prodotti della recente eruzione di fine ottocento, tra rocce dai colori pazzeschi e profumate ginestre.

Ad appena 800 m di distanza a nord di Vulcano si trova Lipari, l’isola più grande delle Eolie. Centro amministrativo dell’arcipelago, Lipari non è adatta a chi cerca località tranquille, ma nasconde alcuni angoli di estrema bellezza. Fu la prima isola dell’arcipelago ad essere abitata e testimonianza di ciò vale la pena visitare lo splendido Museo Archeologico Eoliano.

Salina prende il nome dal piccolo laghetto costiero di Lingua, caratterizzato principalmente da acqua salmastra. Nell’antichità era però conosciuta come “Didyme” che in greco significa ‘gemello’. Il motivo è riconoscibile facilmente nella morfologia dell’isola, caratterizzata da due splendidi coni vulcanici quasi eguali, che raggiungono in Monte Fossa delle Felci il punto più alto dell’arcipelago Eoliano (962 m).

Verdissima e ricca di vigneti, Salina è meta di un turismo di nicchia: prova ne sono le numerose manifestazioni culturali di rilevanza nazionale che si organizzano sull’isola. Set di numerose pellicole cinematografiche, probabilmente l’immagine più famosa di Salina è la splendida baia di Pollara, immortalata nel bellissimo film “il Postino” diretto da Michael Radford e Massimo Troisi, che hanno fatto conoscere al mondo intero questo incredibile angolo di Sicilia.

Panarea è certamente l’isola più mondana delle Eolie. Discoteche, bar, ville private, l’isola è animata ogni estate da un gran numero di visitatori tra cui numerosi personaggi famosi, motivo per cui all’isola è valso l’appellativo di "isola dei VIP".

Descritta qualche anno fa dalla rivista "W" come "l’epicentro della scena estiva più chic del Mediterraneo", Panarea ha certamente conquistato il panorama del jet-set mondiale, perdendo però il suo carattere identitario. L’isola è in realtà uno scrigno di tesori geologici e archeologici, come gran parte delle Eolie.

Isolato all’estremo limite orientale dell’arcipelago si innalza Stromboli, il vulcano per eccellenza. Il cono quasi perfetto è marcato dalla grande scarpata della Sciara del Fuoco, un pendio scuro su cui si accumulano principalmente tutti i prodotti dell’attività eruttiva.

L’isola ha due centri abitati, Stromboli e Ginostra. Quest’ultimo è forse uno degli ultimi paradisi delle Eolie, una località che permette ancora di assaporare la vita eoliana di un tempo. Tralasciando i mesi di alta stagione, durante i quali l’isola è presa d’assalto da turisti mordi-e-fuggi e da un sempre crescente numero di personaggi famosi con i loro superyacht, l’isola esprime il suo massimo nei mesi primaverili ed autunnali.

Se il tempo lo consente, non perdete l’ascensione ai crateri, forse una delle esperienze più belle da fare in Sicilia: con l’aiuto di guide vulcanologiche si raggiunge la sommità del vulcano da cui si possono osservare in tutta sicurezza le esplosioni ritmiche del vulcano.

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