"Una vita per la cultura": la grande mostra a Palermo rende omaggio a Sebastiano Tusa
Sebastiano Tusa
È dedicata alla vita di Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale prematuramente scomparso nel 2019, la grande mostra allestita a Palermo nelle sale dell'Arsenale della Marina Regia.
"Sebastiano Tusa, una vita per la cultura" è il titolo dell'esposizione promossa e organizzata dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana diretta da Valeria Li Vigni, che racconta la vita dell'archeologo, fondatore della Soprintendenza del Mare e assessore dei Beni culturali nella Giunta Musumeci.
Un percorso per immagini, testi, oggetti personali, reperti, documentari e installazioni multimediali che ripercorre la carriera di Sebastiano Tusa fin dalle sue prime esperienze facendoci riscoprire l’uomo, le intuizioni, le passioni: l’archeologia, con i tanti scavi effettuati in provincia di Trapani, a Selinunte, a Partanna, a Mokarta, a Pantelleria.
E ancora, il racconto dei pionieri dell’archeologia subacquea in Sicilia con foto e filmati d’epoca e l’esposizione di attrezzature subacquee dei decenni passati.
Dalla scoperta del Satiro di Mazara del Vallo alla Nave di Marausa, dal relitto di Cala Minnola a Levanzo, alla sensazionale scoperta del luogo dove si svolse nel 241 a.C. la Battaglia delle Egadi, eccellente esempio di ricerca scientifica che ha consentito di riscrivere una pagina di storia, la mostra è un susseguirsi di episodi che, come tasselli di un mosaico, ci consentono di ricostruire la figura dell’uomo e dello studioso.
Vengono raccontati per immagini gli innumerevoli scavi e le scoperte nei fondali siciliani, la creazione di una banca dati dei siti archeologici sommersi con più di mille evidenze, le missioni all’estero, la creazione degli itinerari culturali subacquei, gli studi e le ricerche in campo etno-antropologico legato ai mestieri e ai riti del mare, gli innumerevoli progetti scientifici realizzati e che ancora oggi la Soprintendenza del Mare porta avanti nel solco del suo insegnamento.
La mostra è articolata in cinque sezioni: "La passione per l’archeologia", "La storia storia dell’archeologia subacquea", "Le ricerche istituzionali in Sicilia", "Giass e Scras" e "La storia della Soprintendenza del Mare".
In esposizione anche reperti provenienti dai ritrovamenti e dagli scavi effettuati in tutta l'Isola.
"Sebastiano Tusa, una vita per la cultura" è il titolo dell'esposizione promossa e organizzata dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana diretta da Valeria Li Vigni, che racconta la vita dell'archeologo, fondatore della Soprintendenza del Mare e assessore dei Beni culturali nella Giunta Musumeci.
Un percorso per immagini, testi, oggetti personali, reperti, documentari e installazioni multimediali che ripercorre la carriera di Sebastiano Tusa fin dalle sue prime esperienze facendoci riscoprire l’uomo, le intuizioni, le passioni: l’archeologia, con i tanti scavi effettuati in provincia di Trapani, a Selinunte, a Partanna, a Mokarta, a Pantelleria.
E ancora, il racconto dei pionieri dell’archeologia subacquea in Sicilia con foto e filmati d’epoca e l’esposizione di attrezzature subacquee dei decenni passati.
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Lungo il percorso espositivo sono evidenziate le tappe che hanno portato alla creazione delle due strutture che avrebbero poi costituito la prima Soprintendenza del Mare d’Italia, fiore all’occhiello della Regione Siciliana, istituto noto in tutto il mondo per le importanti scoperte e per l’approccio interdisciplinare, divenuto metodo riconosciuto a livello internazionale.Dalla scoperta del Satiro di Mazara del Vallo alla Nave di Marausa, dal relitto di Cala Minnola a Levanzo, alla sensazionale scoperta del luogo dove si svolse nel 241 a.C. la Battaglia delle Egadi, eccellente esempio di ricerca scientifica che ha consentito di riscrivere una pagina di storia, la mostra è un susseguirsi di episodi che, come tasselli di un mosaico, ci consentono di ricostruire la figura dell’uomo e dello studioso.
Vengono raccontati per immagini gli innumerevoli scavi e le scoperte nei fondali siciliani, la creazione di una banca dati dei siti archeologici sommersi con più di mille evidenze, le missioni all’estero, la creazione degli itinerari culturali subacquei, gli studi e le ricerche in campo etno-antropologico legato ai mestieri e ai riti del mare, gli innumerevoli progetti scientifici realizzati e che ancora oggi la Soprintendenza del Mare porta avanti nel solco del suo insegnamento.
La mostra è articolata in cinque sezioni: "La passione per l’archeologia", "La storia storia dell’archeologia subacquea", "Le ricerche istituzionali in Sicilia", "Giass e Scras" e "La storia della Soprintendenza del Mare".
In esposizione anche reperti provenienti dai ritrovamenti e dagli scavi effettuati in tutta l'Isola.
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