Bach, Dvorak e Shostakovich: Alexander Toradze in concerto alla chiesta di Santa Caterina di Palermo

Il pianista Alexander Toradze (foto di Peter Ringenberg)
Diventato punto di riferimento per le nuove generazioni di pianisti grazie alle sue interpretazioni di Prokofiev, Shostakovich, Stravinski, Scrjabin e Ravel, Toradze arriva nel capoluogo siciliano per il festival internazionale "Palermo Classica" (leggi articolo di approfondimento).
Diretto da Arman Tigranyan il pianista porta in scena un repertorio (leggi il programma) dedicato a tre grandi musicisti e compositori: Bach, Shostakovich e Dvorak.
Il concerto si apre con la trascrizione per orchestra della Chaconne aus der Partita BWV 1004 di Bach. All’elegante austerità dell’originale si aggiunge la possibilità di ampliare il suono in più suoni, donandogli la profondità dell’orchestra romantica, con il suo volume e la sua intensità.
Segue il Concerto per pianoforte n. 2 di Shostakovich. Acclamato dal pubblico e dalla critica il compositore russo ha dedicato questa composizione autentica, gioiosa, priva di stilemi ideologici e dal contenuto fresco e vivace al figlio Maxim, come regalo di diploma al Conservatorio di Mosca.
Il concerto si chiude con l’ottava delle sinfonie di Dvorak: spontanea e distesa, è anche priva di conflitti, ridente nell’invenzione, piacevole per la varietà ritmica e l’eleganza della scrittura.
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