A "vastasata" di Nardu e Riberiu con la sagra della ricotta: l'Epifania a Sant'Angelo Muxaro

Fascette di Ricotta
Gli abitanti del paese si svegliano di buon mattino mentre in piazza Umberto I si inizia a preparare la ricotta proprio come si faceva una volta: su tre grossi blocchi di pietra viene appoggiata una grande pentola che bolle sopra della legna accesa e sotto l’occhio vigile del pastore che mescola ininterrottamente.
La piazza viene pervasa da fumi, odori e sapori e quando la ricotta è pronta i visitatori possono avvicinarsi per assaggiarla assieme al muffulettu cu a ricotta, al cannolo, al formaggio pecorino, alla toma e a un bicchiere di vino. Fanno da cornice all’evento stand di aziende siciliane con loro prodotti artigianali.
Nel primo pomeriggio giungono in paese Nardo e Riberio, due pastori in costume tradizionale che portando in giro per il paese il loro asino e il loro gregge, danno vita ad una farsa comica: un susseguirsi di insulti, cadute, scenette grottesche, liti sotto gli occhi infastiditi del loro padrone, U Camperi.
Dopo aver girato le vie del paese si ritorna in piazza dove i due pastori, finiti i mestieri della giornata, provano ad andare a letto ma sono svegliati dall’angelo del Signore che annuncia loro che in una povera capanna è nato il Bambin Gesù. Tutti volgono lo sguardo alla grotta, simulata su un palchetto in un angolo della piazza, lì tante bambine vestite in candide vesti, le Verginelle, recitano lodi al Signore. La rappresentazione si chiude con la folla che accompagna il Bambino Gesù in Chiesa.
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