"Areacustica", la Stagione in musica dell'Agricantus

Un piccolo, raffinato contenitore con dentro i grandi della musica. Ritorna la rassegna "Areacustica" del Ccp Agricantus, non solo un palcoscenico per formazioni musicali che negli anni si sono fatte notare per la qualità dei testi, talentuose voci ed esecuzioni eccellenti, ma anche un'importante opportunità per assistere agli spettacoli di nomi di prestigio internazionale: la rassegna raccorda nomi che vanno da Danilo Sacco (ex voce dei Nomadi) a Stefano Benni, da Finaz (chitarrista della Bandabardò) a Ginevra Di Marco (prima voce al fianco di Giovanni Lindo Ferretti dei CSI).

Una Stagione musicale da assaporare e vivere insieme con la possibilità di abbonarsi ai 14 imperdibili concerti: il costo dell’intero abbonamento è di 120 euro a prezzo intero, 100 euro per le riduzioni con carte sconto, 80 euro per gli under 30 e over 60, mentre il prezzo per gli studenti è di 60 euro. I biglietti sono acquistabili in prevendita presso il botteghino del Ccp Agricantus oppure online (usufruendo di uno sconto di 3 euro) sul sito Quisiticket.

Una ricchissima rassegna di parole e note che vede alternarsi Pippo Pollina, a cui è affidata l’apertura della stagione concertistica 2013, mercoledì 30 gennaio, con lo spettacolo “Sueden” che ha riscosso grande successo di pubblico e di critica. In rassegna il ritorno, martedì 12 febbraio, di Remo Anzovino che stregato da Palermo le dedica un brano ispirato dai Quattro Canti, composto e inserito nel suo nuovo album “Viaggiatore immobile”. Finaz è il chitarrista della Bandabardò il protagonista della serata di martedì 26 febbraio, al suo esordio discografico da solista. Altro esordio da solista, martedi 5 marzo: arriva sul palco dell’Agricantus Danilo Sacco, che dopo essere stato per 18 anni la voce dei Nomadi adesso presenta la sua produzione.

Da segnalare, poi, la serata “International Guitar Night”, martedì 12 marzo, con l’eccezionale presenza di tre musicisti di fama mondiale: Adam Palma, Peter Finger e Francesco Buzzurro. Martedì 19 marzo tocca a Raiz & Radicanto, progetto che nasce dall’incontro di Raiz, storica voce degli Almamegretta, con il gruppo barese di musica popolare Radicanto, e che porta in scena il racconto di suoni mediterranei in una rivisitazione speciale.

“I magnifici tre” è invece lo spettacolo che martedì 26 marzo vede esibirsi sullo stesso palco tre importanti musicisti siciliani alle prese con una performance irripetibile: arrivano Francesco Cafiso, Giuseppe Milici e Francesco Buzzuro. Mercoledì 3 aprile tocca a Mario Crispi & Arenaria per uno spettacolo che regala musiche, suoni e voci dall'isola più grande del Mediterraneo.

Tra le sorprese in programma, martedì 9 aprile, c’è l’evento-spettacolo di Stefano Benni & Fausto Mesolella (chitarrista degli Avion Travel) in “Ci manca a Totò”: un suggestivo progetto sospeso tra musica e poesia che porta sul palco l’intima e travolgente chitarra di Mesolella, filo conduttore dell’intero concerto, accompagna le letture e le performance vocali, a metà strada tra il rap, il recitato e il melodico, di Benni.

Irio De Paula, "il più affascinante dei chitarristi brasiliani", arriva a Palermo martedì 16 aprile mentre mercoledì 24 aprile la Nica Banda Trio presenta al loro pubblico palermitano un concerto di propri brani originali e di particolari arrangiamenti dedicati al mondo yiddish, balcanico, coniugate da improvvisazioni personali. Sono un nome già noto i Cirrone Band, il gruppo palermitano che martedì 30 aprile presenta “Uplands Park Road” album che ha ricevuto recensioni entusiastiche da tantissimi prestigiosi magazine statunitensi e giapponesi.

Il cartellone artistico prosegue con uno spettacolo che ripercorre gli ultimi sei anni della ricerca musicale di Ginevra Di Marco, volta a scoprire e riscoprire pezzi della tradizione popolare a partire dal bacino del Mediterraneo fino alle coste del Sudamerica: mercoledì 8 maggio va in scena Donna Ginevra e le Stazioni Lunari. Chiude la rassegna, mercoledì 15 maggio, la dirompente energia di Alfio Antico, che torna a far risuonare i suoi tamburi proponendo il suo repertorio sempre vario e in continua metamorfosi.