ATTUALITÀ
Smarrirsi a Palermo: ritorna di moda il turista fai da te
Disservizi, assenze e chiusure improvvise: il turismo a Palermo arranca ma non molla e i visitatori si fanno indipendenti. Chiude l’info point di Piazza Castelnuovo
Turista a Palermo? Un’esperienza unica tra paradossi e mille peripezie. La città "tutto-porto" si apre da sempre in un modo tutto suo al turismo, sia esso stagionale che culturale, e tra le risa e le lacrime per mancanze o inadempienze, comuni un po' in tutta l’Isola, questo mese di settembre pare proprio non andare a favore di pellegrini e viaggiatori.
Accanto a progetti virtuosi, come la pedonalizzazione del centro storico che valorizza il premiato percorso arabo-normanno in città, o la piattaforma 2.0 “Palermobility”, attiva sul territorio con mappe, percorsi e informazioni, restano pecche non banali, a cominciare dalla corretta comunicazione coi turisti, disarmati davanti alla mancanza di cartelli in lingua, traduzioni o di personale addetto all’accoglienza.
Recenti testimonianze, quelle di alcuni turisti in visita alla Zisa, abbagliati dalla bellezza del castello, ma letteralmente bloccati per l’assenza di cartelli esplicativi, presenti al contrario solo in lingua italiana.
Ad aggiungersi, la recente chiusura temporanea del centro d’informazione turistica di Piazza Castelnuovo, al Politeama. Accerchiato dal cantiere per i lavori della metropolitana, l’info point sito nel chioschetto liberty della piazza, snodo fondamentale verso il centro storico, è chiuso da lunedì mattina per lavori e problematiche di sicurezza, come confermano dal Comune.
Un foglio, anch’esso solo in lingua italiana, comunica ai turisti stranieri, che: “Questo punto d'informazione turistica è momentaneamente chiuso a causa dei lavori in corso. Per informazioni rivolgersi ai C.I.T. più vicini ubicati al Porto o a Piazza Bellini". Insomma, non proprio una passeggiata per chi non conosce le vie della città.
Palermo con gli occhi dei turisti? Forse una giungla con ville, palazzi e tanto sole. Un rientro dall’estate zoppicante, insomma, quello di Palermo: città sognatrice ma ancora stagnante tra immondizia e smantellamenti.
Eppure si spera, come sempre, in un miglioramento, che dal favoreggiamento della mobilità, tema della Settimana appena inaugurata dal Comune, passa attraverso la cura per la città e la cultura dell’accoglienza: perché Palermo non sia solo una bella vetrina di street food e Aper Tour, ma soprattutto una comunità di scambi e progetti.
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