MUSICA
A Sanremo, tra i big, i marsalesi Marta sui Tubi
La 63esima edizione del Festival di Sanremo presenta la lista di "big". Fazio e la Littizzetto presentano i cantanti, tra loro i siciliani Marta sui tubi
La chiamano “città dei fiori”. La stessa “città dei fiori” che cantava Francesco De Gregori. Quella città che è un piccolo bouquet . Alcuni di questi sono sonori, musicali. Sono lo specchio dei colori che hanno voce, quelli che puntualmente ogni anno si ritrovano nel palco dell’Ariston. Perché non importa vincere, così si dice, al Festival della canzone più chiacchierato d’Italia, basta semplicemente esserci. E arriva puntuale anche quest’anno la lista dei big “navigati”, che si presenterà alla 63° edizione del Festival di Sanremo.
A mostrare il menu canterino è stato lo stesso conduttore Fabio Fazio che, dopo aver estromesso colleghi e non dal timone del Festival, si ritroverà dopo il 1999 e il 2000 a presentarlo nuovamente. Nella scaletta dei quattordici “campioni in gara” nella città dei fiori, un profumo di zagara siciliana si respira nell'aria con il gruppo Marta sui tubi, la band composta dai cantanti Giovanni Gulino e Carmelo Pipitone, entrambi marsalesi che, insieme al palermitano Ivan Paolini alla batteria, a Paolo Pischedda alla tastiera e al violino e a Mattia Boschi al violoncello, debutteranno all'Ariston. Si presentano con “Dispari” e “Vorrei” - ogni artista in gara si presenterà, infatti, con due inediti -, a due anni dalla mancata partecipazione nella serata dei duetti al fianco di Anna Oxa, eliminata prima.
La kermesse canora, inoltre, ospiterà personaggi ormai resident nelle maggiori classifiche di vendita come i Modà, ormai al loro terzo Festival. Due anni fa arrivarono ad un pelo dalla vittoria con “Arriverà”, cantata insieme ad Emma Marrone. L’anno successivo, il gruppo di Checco Silvestre ha riscattato il primo posto del podio con la stessa collega, bionda e peperina di “Amici di Maria De Filippi”, ma non come voce in gara, piuttosto come autore del testo vincitore “Non è l’inferno”. E poi ancora, Malika Ayane, con due inediti che magari piaceranno tanto all’Orchestra sanremese, quella che qualche anno fa protestò all’unisono per l’esclusione, a detta loro ingiusta, della cantante a causa del televoto.
Parteciperanno anche vecchie conoscenze. Simone Cristicchi, vincitore nel 2007, Elio e le Storie Tese, i vincitori morali dell’edizione del 1996 con il tormentone “La terra dei cachi”, Max Gazzè e Daniele Silvestri, affezionati dell’Ariston, palcoscenico dal quale hanno lanciato i loro maggiori successi, “Il solito sesso” l’uno, “Salirò”, l’altro. Accanto ai “big” di una vita, cristallizzati ormai nello scenario a sette note, si presentano delle giovani promesse della leva sonora, anche se già noti al Festival. Sono Raphael Gualazzi, pianista scoperto da Caterina Caselli e già vincitore nel 2011 di Sanremo Giovani e Simona Molinari, salita nel palco dei fiori qualche anno fa e accompagnata, per questa occasione, dall’americano Peter Cincotti.
Tra i figli dei talent si presentano i piccoli di casa Amici e di XFactor. Come il 24enne Marco Mengoni vincitore del terzo XFactor e la rossa Annalisa Scarrone, unica quest’anno dell’entourage De Filippi. Attesissimo il debutto di Chiara Galiazzo, fresca fresca di vittoria nella sesta edizione di XFactor con il brano “Due respiri”, inedito scritto da Eros Ramazzotti. Spazio anche alla scena indipendente con i napoletani Almamegretta, a vent’anni esatti di carriera e Maria Nazionale, al primo debutto al Festival, anche se già nota agli onori della cronaca per aver partecipato al film “Gomorra”.
Dopo le polemiche contro le provocazioni sagaci di Luciana Littizzetto - conduttrice insieme a Fazio - e i suoi affondi a Berlusconi durante “Che tempo che fa”, dopo la crisi di governo, la crisi economica e il timore di non rispettare gli obblighi sulla par condicio previsti in campagna elettorale mandando in onda il Festival, pare che anche all’Ariston si sia abbattuta una crisi. Una crisi che lede una memoria popolare, quella stessa memoria che si perpetua nelle case degli italiani come una fiction a puntate. Nessuno può perderne neppure una. Si vocifera che la data ufficiale di Sanremo sarà post rush finale elettorale. In attesa di conoscere il giorno dell’election day, attendiamo. D’altronde, come canticchiamo tutti da una vita ascoltando la sigla, Sanremo è Sanremo. Ci basterà aspettare…
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