CINEMA E TV
"Non c'è campo": il corto anti-social di Manfredi Russo
Un grande blackout blocca la tecnologia e l'umanità cade nello sconforto per la perdita degli strumenti della modernità: è la trama di "Non c'è campo" di Manfredi Russo
Un futuro prossimo in cui un grande blackout blocca il mondo intero, buio totale per ventiquattro ore, senza energia elettrica, senza comunicazioni globali: l'umanità è nello sconforto più totale per la perdita degli strumenti della modernità ai quali sono indissolubilmente legati.
È questo il mondo di "Non c'è campo", il nuovo cortometraggio del giovane palermitano Manfredi Russo, che omaggia la cinematografia degli anni Quaranta con l'eleganza del bianco e nero, conferendo così una patina quasi antica.
La pellicola, prodotta da Cinema Pro, è stata presentata alla giuria per le selezioni del Festival di Venezia e fra gli interpreti conta Benedetto Raneli, lo stesso Manfredi Russo, Carmen Vella.
La fotografia e il montaggio sono a firma di Veronica Randazzo mentre la colonna sonora è del compositore statuinitense Lee Maddeford: contattato attraverso i social ha messo a disposizione le sue musiche.
Manfredi Russo, classe 1985, è un giovane regista e attore palermitano che ha già all'attivo il premiato "Chiamate un'ambulanza", oltre che le partecipazioni a girati come "Palermo Shooting", "L'imbroglio nel lenzuolo" e "Agrodolce".
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