CINEMA E TV
"Lo chiamavano nullità": il western secondo Cangialosi
Dal 11 marzo, sullo schermo del Cineteatro Colosseum di Palermo, verrà proiettato il nuovo film “Lo chiamavano nullità”, il western del palermitano di Giovanni Cangialosi
I volti noti del cinema e del cabaret palermitano, si sono uniti per il nuovo lungometraggio “Lo chiamavano nullità” scritto dal comico palermitano Giovanni Cangialosi, che da martedì 11 marzo fino a domenica 16 marzo (tranne il venerdì), verrà proiettato al Cineteatro Colosseum in via Guido Rossa 5 a Palermo. Lo spettacolo viene proiettato sia alle ore 20 che alle 22.30. L'ingresso costa 4,50 euro.
Il lungometraggio, che si apre tra le musiche originali di Salvatore Piazza, coinvolge noti comici e cabarettisti palermitani come Luigi Maria Burruano, Antonio Pandolfo, Caterina Salemi, Ernesto Maria Ponte e tanti altri. Protagonisti sono Giovanni Cangialosi e Gino Carista seguiti da un cast di quasi cento artisti. La regia è di Martino Lo Cascio e le fotografie di scena di Francesco Baiamonte.
“Lo chiamavano nullità” è la storia di un cowboy fannullone mandato al confine di un paesino del west chiamato Cruillas. Qui Frank, il cowboy, diventa vicesceriffo con lo scopo di difendere il paese ma... chissà se ci riuscirà.
Le riprese sono state girate in due mesi da Salvo Amato, Andrea Di Maggio e Nicola Giuliano a Piana degli Albanesi fra montagne, agriturismo e ranch, al bioparco di Cinisi, al bosco della Ficuzza, all’agriturismo Gorgo del drago di Godrano e in tanti altri splendidi luoghi della Sicilia.
Le fotografie di scena sono state affidate al fotografo Francesco Baiamonte. Lo studio Baiamonte ha inoltre curato l’immagine coordinata, il backstage e la realizzazione delle locandine per la campagna di affissione.
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