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Viaggio tra i cantieri dei treni in Sicilia, cosa cambia: Palermo-Catania in 2 ore, c'è la data

Il Mezzogiorno e l'alta velocità dei treni è un piano che spesso è saltato negli anni, ma adesso qualcosa sta cambiando: tutti i cantieri aperti in Sicilia

Alice Marchese
Giornalista
  • 21 novembre 2024

Treni in Sicilia

Prendere un treno in Sicilia può essere un'odissea e l'urgenza diminuire i tempi dei viaggi è sempre più impellente. Purtroppo il progetto che coinvolge il Sud Italia e l'alta velocità ferroviaria è un piano che spesso è saltato negli anni, ma adesso qualcosa sta cambiando.

La promessa di ridurre la durata tra Palermo e Catania si sta concretizzando e l'obiettivo è quello di collegare le due città metropolitane in 2 ore, rispetto alle attuali 3 ore e più.

Dal sito ufficiale di Trenitalia nella sezione dell'acquisto dei biglietti, ci si rende conto di quanto sia difficile programmare una scappata in giornata affidandosi ai mezzi.

In base agli orari, si passa dalle 3 ore e 36' alle 5 h e 28', soprattutto se si tratta di corse mattutine (partenza da Palermo Centrale alle 5.07 e arrivo alle 10.35 a Catania Centrale).

Da qui comprendiamo l'impossibilità di raggiungere Catania in mattinata, che sia per un impegno di lavoro o per un'emergenza, a meno che non ci si serva di un bus o di un mezzo privato. La prima soluzione immediata potrebbe essere partire il giorno prima, ma non sempre è fattibile.
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Il nuovo collegamento tra Messina e Catania accorcia la distanza tra le due città da un'ora e 15 minuti a 45 minuti.

Fortunatamente, qualcosa si sta muovendo per diminuire i tempi di percorrenza e la data di attivazione è prevista per il 2029.

Questo rappresenta un primo passo di potenziamento il traffico dei treni merci all’interno dell’Isola. Tra questi miglioramenti, vi è anche la realizzazione delle nuove località di servizio di Valle del Torto e Nuova Enna.

La situazione tra Trapani e Palermo è alquanto complessa. Seppur estremamente vicine, i trasporti ferroviari tra le due città comunicano a fatica.

Il progetto prevede il ripristino con interventi di manutenzione del collegamento diretto tra Palermo e Trapani via Milo chiuso nel 2013 per condizioni di degrado diffuso.

Più in dettaglio, gli interventi consistono in un potenziamento di infrastrutture tramite modifiche al corpo stradale e alle opere di difesa con nuovi standard tecnologici, velocizzando gli itinerari nelle principali località.

È prevista inoltre l'elettrificazione dell'intera linea e la realizzazione di un sottovia stradale all’interno del Comune di Trapani che consente la soppressione di tre passaggi a livello.

l tempo di percorrenza attuale sulla tratta Piraineto-Trapani è pari a 2h e 30’ (via Castelvetrano), invece l’obiettivo dell’intervento è di recuperare fino a 50’ (via Milo).

Come riporta il Corriere della Sera, sono stati registrati circa 124 miliardi di investimenti in infrastrutture ferroviarie previsti nei prossimi 10 anni. Oltre 5 miliardi per riqualificare 460 stazioni.

Circa 3,5 miliardi annui da destinare a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per ammodernare l’infrastruttura, di cui circa 600-800 milioni di euro in tecnologie.

Soprattutto i 22 miliardi di fondi Pnrr affidati a Rfi, il gestore della rete sotto la capogruppo Ferrovie dello Stato, di cui oltre il 90% già in fase realizzativa.

Quella dei treni del Mezzogiorno è una questione alquanto spinosa che necessita una risoluzione che sta prendendo forma.

Anche Palermo-Siracusa è un viaggio che sembra non avere mai una fine con una durata di addirittura 7 ore.

La linea Caltagirone - Gela è un altro tratto su cui si stanno portando avanti opere di ripristino e ammodernamento. Nel lontano 2011, è crollato il viadotto di Piano Carbone che ha reso questa zona impraticabile e il transito è stato consequanzialmente interrotto.

Il viadotto è stato successivamente demolito nel 2014 e il servizio ferroviario sull'intera linea, chiusa dal 2017 a causa di un incidente, è stato riattivato nel 2019.

Nell'agosto del 2018 è stato presentato il progetto per riaprire la tratta Caltagirone-Gela entro il 2026.

Ma non è l'unica parte della Sicilia ad accusare problematiche del genere. Il report "Pendolaria" di Legambiente conferma quanto già detto: il sistema ferroviario in Sicilia è lontano dall'efficienza.

Per attraversare l'Isola, da Trapani a Ragusa, è necessario prendere le coincidenze di ben 4 treni regionali, raggiungendo un incredibile record: un totale di 13 ore e 14 minuti di viaggio.

Un dato sconcertante è rappresentato dal fatto che sull'intera lunghezza ferroviaria di 1.267 chilometri nel territorio regionale, l'85% è costituito da binari singoli. Questo non solo rallenta i tempi di percorrenza, ma aumenta anche il rischio di ritardi e congestioni.

Alla luce di quanto scritto, ci si rende conto di quanto sia stato complesso fino ad ora affidarsi ai treni viste le tempistiche un po' scoraggianti. Ma i cantieri in corso sono un punto di svolta per accorciare le distanze tra i vari Comuni siciliani agevolando così non soltanto il turismo e i movimenti di chi vuole visitare l'Isola, ma anche i cittadini e il loro benessere.
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