CRONACA
Via le case abusive ma i "vastasi" restano: le "arrostute" selvagge sul lungomare di Carini
Alcuni video sui social mostrano delle persone che, sulla neonata spiaggia appena rimessa in sesto con tanti sforzi, si comportano come se fosse "cosa loro"
"L'arrustuta" sul lungomare di Carini
Solo molti anni dopo, con la consapevolezza dell’età, realizzai che molti di quei villini erano "abusivi" e soprattutto con la scarico fognario diretto a mare, rendendolo così non balneabile e creando enormi danni ecologici in tutta quella costa.
All’epoca non avrei mai immaginato che in futuro sarei divenuto cittadino di Carini, assistendo al lento ed inesorabile degrado di questi "villini" lasciati all’incuria del tempo, facendone divenire alcuni dei novelli ecomostri.
Quando l’attuale sindaco di Carini, Giovì Monteleone, sfidando apertamente alcuni malcostumi ed aberranti correnti di pensiero, iniziò una sorta di crociata contro alcuni malaminnitta che hanno la deprecabile abitudine di abbandonare l’immondizia in strada, nonostante, occorre dirlo, il servizio di raccolta porta a porta di Carini sfiori l’eccellenza, mi rallegrai non poco.
Quasi un sogno che si realizza, tant’è che, giustamente, da parte delle Istituzioni, la cosa è stata altamente pubblicizzata, soprattutto sui social, quegli stessi social che, purtroppo, testimoniano e rendono nota l’inciviltà di alcuni.
Infatti la diffusione di alcuni video su una nota piattaforma social preposta, presto rimbalzato e condiviso anche su altri canali social, mostrano alcune persone che, proprio sulla neonata spiaggia di Carini, appena rimessa in sesto con tanti sforzi, si comportano come se fosse "cosa loro", prendendola letteralmente d’assalto.
In uno di questi video, dei "signori", con alle spalle una vera e propria tendopoli allestita per l’occasione, scatafottendosene di ogni minimo senso civico e norma, creano con legname e sassi recuperati chissà dove un vero e proprio BBQ di fortuna (ricordiamoci che la legge proibisce tale attività in spiaggia) per poi, ballando ed agitandosi come scimmiette ed osservando orgogliosi la telecamera, mettere sulla brace enormi stecche di stigghiola, il tutto con totale strafottenza per le persone vicine, certi della loro assoluta impunibilità.
Ora non è che voglio fare u nimico ra cuntintizza e, sinceramente, rare volte ho trovato siciliani a cui le stiugghiola non attigghiano, ma viene spontaneo domandarsi il motivo per cui queste persone, sentendosi al di sopra di ogni senso di civiltà, educazione e legge, si sentano in diritto di "impadronirsi" di un tratto di spiaggia appena bonificata.
E non solo mettere su una vera e propria "tendopoli", assordare con musica partenopea (ma potrebbe essere qualsiasi altro genere musicale) ad un volume talmente alto da rendere complessa anche una normale conversazione nelle abitazioni che distano a mezzo chilometro, e accendere un fuoco affumicando tutto e tutti, senza che vengano minimamente "disturbati" ma disturbando chi, magari, è in spiaggia solo per poter godersi un po' di relax e, perché no, anche divertirsi, ma nel rispetto degli altri.
Non è mia abitudine essere polemico o occuparmi di questi argomenti, mi piace molto di più esaltare il bello della nostra terra, ed io per primo, sono un grande estimatore dell’arrostitina.
Posso anche capire che non tutti hanno la fortuna di avere uno spazio o giardino in cui poterla fare, ma esistono moltissimi luoghi attrezzati appositamente, alcuni anche a Carini stessa, che consentono di farlo in sicurezza e senza arrecare disturbo (a patto di rispettare sempre le elementari norme del senso civico).
Probabilmente gli autori del video si staranno complimentando tra loro per il numero alto di visualizzazioni del video, anche se sono dovute più a sdegno che approvazione, ma come diceva Oscar Wilde, "che se ne parli bene o se ne parli male, l’importante è che se ne parli".
Con molta molta molta molta molta tolleranza ed elasticità mentale, si potrebbe anche soprassedere a tutto questo, ma ai residui di fuoco lasciati sulla spiaggia e alla munnizza che viene abbandonata in spiaggia e strada no, quello proprio no.
Anche perché l’arroganza, la prepotenza e l’inciviltà di tali personaggi arriva a tal punto che i resti dei loro festeggiamenti vengono abbandonati anche accanto alla stele che ricorda il sacrificio di Antonino Agostino e la moglie Ida Castelluccio, morti proprio per difendere la nostra terra e la nostra civiltà dalla meschinità e dall’arroganza della mafia e di chi la sostiene.
Non ci sono parole adeguate per esprimere il sentimento che tale gesto suscita.
E non diciamo, "eh si…però mancano i cestini", perché a portarisi un sacchitieddu pa munnizza da casa e poi smaltirla nei giusti modi non ci vuole niente! Pare quasi che vi sia una sorta di malsano piacere nello sminnare il bello ed il giusto, privando con la forza e la supicchiaria chi invece quel bello e giusto vorrebbe preservarlo. Sì perché questa tipologia di gente non è siciliana.
Forse lo è solo perché ci è nata, all’anagrafe, ma non lo è dentro, non lo è nel cuore, nello spirito e nei pensieri, non portano con loro tutto l’amore del vero siciliano, colui che apre le porte anche ad un perfetto estraneo e lo accoglie facendolo sentire facente parte di una famiglia, come fosse a so casa, e che gli illustra, orgoglioso, la bellezza, la storia e gli eroi della sua terra e le lotte che vengono fatte per preservarla.
Ed è vero che, forse, toccherebbe anche alle istituzioni fare controlli più frequenti, sanzionare, far vedere che loro, non potranno mai avere la meglio perché c’è chi vigila e agisce, ma è anche vero che noi siciliani non possiamo e non dobbiamo girarci dall’altra parte, non possiamo permettere a queste persone di rovinare casa nostra, la nostra terra, e non dobbiamo avere timore di segnalare e denunciare.
Nessuno è costretto a dover fare l’"eroe" se non vuole, ed è vero che spesso si sbatte a muso duro contro il muro di gomma delle istituzioni che non ascoltano e, se lo fanno, lo fanno distrattamente e senza poi agire, ma questo non deve impedire di schierarsi e fare ciò che è giusto fare, perché una o due persone non faranno rumore, ma 10, 30, 50, 100 ne fanno parecchio, sia nelle mente di questi elementi, sia nelle istituzioni, che a volte sentiamo così lontane o assenti.
Quando ve ne fottete delle altre persone, quando arrivate in un qualsiasi luogo pubblico disturbando e sporcando il bene comune, insozzando pure un luogo sacro dove hanno perso la vita delle persone, sappiate che i vostri figli vi guardano e stanno imparando da voi a essere persone poco civili.
Rifletteteci.
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