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Una fiera del pesce fresco tra le bancarelle: quando a Mondello c'erano i "polipari"
Per molti erano simbolo della borgata marinara, per altri invece coprivano la vista del mare. I palermitani lo ricordano come un vero e proprio rito. Ve lo raccontiamo
I polipari a Mondello (foto di Stefano Albanese)
Sono circa venti, a Mondello, verso la piazza. Una vera e propria fiera del pesce fresco, un rito irrinunciabile per i palermitani, almeno quelli amanti del mare e dei suoi frutti. Se poi il luogo è la "passeggiata di Mondello" all'imbrunire, ecco che si fa subito storia, ricordi, cose semplici e indimenticabili.
Le baracchelle dei "polipari", però, mentre da un lato danno identità ad una vera borgata di mare, dall'altro molti asserivano che coprissero la vista del mare.
Quest'ultimo è il motivo che mise fine a un rito della tradizione, pieno di sapori e gente che non ama rinunciare al pane di Mondello con i ricci e un piatto di spaghetti con le vongole fresche.
Su e giù da quelle bancarelle, per quella strada, su e giù da quella vita a Mondello. Tutto questo fino al 1985 circa. Cardinale, Totuccio, Calogero, Taormina, sono alcuni dei nomi dei polipari di Mondello.
E quindi di giorno a scuola e la sera a Mondello era uno stile di vita comune tra loro. Per ogni baracca c'è una bacinella con il rubinetto per sciacquarsi le mani dopo essersi imbrattati con gusto di cozze e ricci.
Nei social e nel gruppo facebook di "Palermo Storica" si leggono polemiche e ricordi di tutti i tipi come Beppe Sanfilippo: «Con in televisori piccoli in bianco e nero la domenica ci aggiornavano sul risultato delle partite».
Quei polipari nascono a Mondello sin dalla metà del Novecento . Infatti, Giovanna Troisi Spagnoli scrive: «Io ricordo quando negli anni '50 di bancarelle ce ne erano pochissime e vendevano esclusivamente polpi bolliti e ricci».
Su "Palermo web" a cura di Nino Martinez si legge che la nascita ufficiale dei polipari di Mondello risale al 25 aprile 1944 con l'ingresso degli americani a Palermo. P
Ma torniamo al '79 dove tutto è all'insegna dell'economia che oggi avrebbe incontrato delle misure legali e sanitarie obbligatorie.
Adriana Frittitta ricorda: «Il singor Cardinale , appena vedeva mia figlia di circa 4 anni, le preparava un piatto di polipetti, con i tentacoli piccoli, tagliati a piccoli bocconcini, con 300 lire eravamo a posto!».
Effettivamente una piazza in festa ma senza il mare. Il mare c'era e si doveva vedere. Ma come? Facendo sgomberare le bancarelle lasciando un ricordo, ristrutturando la piazza e il porto per far risorgere una nuova Mondello.
Adesso le baracche non ci sono più, i polipari si sono organizzati in ristorantini e si vede il mare. Resta però un ricordo, della serie: «Andiamo a mangiare i ricci a Mondello?» e allora un tuffo al cuore è inevitabile ripensando al sapore di quei pesci in mezzo a tanta libertà e perché no, anche felicità.
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