STORIA E TRADIZIONI
Un nuovo guardiano per Zeus: il New York Times svela come cambia la Valle dei Templi
Il prestigioso quotidiano americano ha dedicato un ampio articolo all'area archeologica di Agrigento, raccontando nel dettaglio i nuovi progetti in campo per il Parco

Il Talamone del Tempio di Zeus alla Valle dei Tampli di Agrigento
La Valle dei Templi, l'archeologia, quel magico retaggio culturale che la Sicilia si porta dietro e che affascina ancora oggi non solo i ricercatori ma gli appassionati di storia e archeologia di tutto il mondo.
Non è un caso che la Valle dei Templi sia uno dei siti siciliani più visitati, non è un caso che si lavora, costantemente, per aumentare la fruizione di tutto ciò che la storia ha deciso di posare su quest'area ad un tiro di schioppo da Agrigento e non è un caso che proprio quest'area e la sua storia siano finiti su uno dei quotidiani più prestigiosi al mondo.
Ad occuparsi della Valle dei Templi, in un articolo a firma di Franz Lidz, è niente poco di meno che il New York Times. Una imponente articolo in cui viene sviscerata la storia della valle con un focus su alcune delle sue bellezze.
Non è il classico articolo che celebra un luogo ma cerca di entrare nel dettaglio di cosa oggi è in campo per rendere questo parco un posto costantemente vivo.
«Il direttore del parco, Roberto Sciarratta - riporta l'articolo - ha annunciato di aver commissionato una statua colossale, una sorta di Franken-Atlas, per celebrare la fondazione di Akragas 2.600 anni fa.
Frammenti riassemblati di otto dei telamoni devono essere disposti su scaffali all'interno di una scultura contemporanea con nervature d'acciaio a forma del dannato Titano. Negli ultimi 15 anni gli archeologi hanno recuperato e catalogato circa 90 manufatti dalle rovine del tempio».
«L'obiettivo è ricomporre pezzo per pezzo le travi del Tempio di Zeus per ripristinare una parte del suo splendore originale - ha detto il dottor Sciarratta - La nuova statua di Atlante servirà da guardiano del tempio dedicato al padre degli dei».
Fra storie millenarie e progetti futuri, intanto, le bellezze della Valle dei Templi sono sempre lì, a splendere sotto la luce del sole così come sui giornali.
Non è un caso che la Valle dei Templi sia uno dei siti siciliani più visitati, non è un caso che si lavora, costantemente, per aumentare la fruizione di tutto ciò che la storia ha deciso di posare su quest'area ad un tiro di schioppo da Agrigento e non è un caso che proprio quest'area e la sua storia siano finiti su uno dei quotidiani più prestigiosi al mondo.
Ad occuparsi della Valle dei Templi, in un articolo a firma di Franz Lidz, è niente poco di meno che il New York Times. Una imponente articolo in cui viene sviscerata la storia della valle con un focus su alcune delle sue bellezze.
Non è il classico articolo che celebra un luogo ma cerca di entrare nel dettaglio di cosa oggi è in campo per rendere questo parco un posto costantemente vivo.
«Il direttore del parco, Roberto Sciarratta - riporta l'articolo - ha annunciato di aver commissionato una statua colossale, una sorta di Franken-Atlas, per celebrare la fondazione di Akragas 2.600 anni fa.
Frammenti riassemblati di otto dei telamoni devono essere disposti su scaffali all'interno di una scultura contemporanea con nervature d'acciaio a forma del dannato Titano. Negli ultimi 15 anni gli archeologi hanno recuperato e catalogato circa 90 manufatti dalle rovine del tempio».
«L'obiettivo è ricomporre pezzo per pezzo le travi del Tempio di Zeus per ripristinare una parte del suo splendore originale - ha detto il dottor Sciarratta - La nuova statua di Atlante servirà da guardiano del tempio dedicato al padre degli dei».
Fra storie millenarie e progetti futuri, intanto, le bellezze della Valle dei Templi sono sempre lì, a splendere sotto la luce del sole così come sui giornali.
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