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Un mega progetto per Palermo diventa realtà: il nuovo enorme spazio della Regione

Con quali soldi? Si finanzierà da solo: attraverso la dismissione dei tanti affitti di spazi in città che oggi costano alla Regione circa 20 milioni di euro ogni anno

Balarm
La redazione
  • 11 luglio 2019

Il rendering di come sarà il nuovo centro direzionale della Regione Sicilia a Palermo

Tre giganteschi palazzoni conterranno tutti i dipendenti regionali, tra assessorati e uffici vari: si tratta del nuovo centro direzionale della Regione che - stando al progetto - sarà in via Ugo La Malfa, a Palermo. La giunta di Nello Musumeci ha approvato il "Collegato" alla legge di stabilità che mette nero su bianco il progetto di riunire, in un unico posto tutti gli assessorati e tutti gli uffici regionali che hanno già sede a Palermo.

Si sposteranno anche i dipartimenti che dipendono dalla Presidenza della Regione fatta eccezione per quelli che resteranno a Palazzo d’Orleans.

Un posto in cui "spicciare" tutte le faccende insomma per noi cittadini, utenti finali di un sistema acrobatico che ci sposta di ufficio in ufficio da un lato all'altro della città, per ora.

Invece a spostarsi saranno i dipendenti regionali: 4.400 dipendenti che si sposteranno in auto o con i mezzi (si spera) per confluire tutti in quel punto.
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Il nuovo centro direzionale della Regione dovrebbe sorgere prima delle elezioni del 2022 con una previsione di spesa da 300 milioni di euro. L’obiettivo è risparmiare sugli affitti in cambio di 85 mila metri quadri di proprietà distribuiti su tre edifici da 20 piani e da 30 piani.

Saranno costruiti dove oggi si trova l'ex Ems attualmente occupata, in piccola parte, dall’Assessorato Territorio e Ambiente ed in passato usato anche come centro di formazione: stando alle previsioni ci saranno anche un archivio cartaceo, un centro di alta formazione, un centro informatico, un auditorium da 1500 posti, le scuole per i figli dei dipendenti, una chiesa e alcune attività commerciali.

Anni fa l’allora assessore all’Economia Gaetano Armao propose di edificare dove c'è il Parco Uditore con un progetto da 45mila metri quadri di parcheggi su tre piani sotterranei, un polo didattico, un asilo, una scuola elementare e una media per i figli dei dipendenti.

Nello Musumeci e Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ne avevano discusso trovandosi in "intesa" anche sui cambiamenti da fare per evitare l'effetto "cattedrale nel deserto".

Oggi c'è l'effettivo "via libera": il gigantesco polo regionale si finanzierà da solo, basta smettere di pagare i circa 20 milioni di euro annuo di affitto per spazi e palazzi in tutta la città (che è la cifra attualmente spesa dalla Regione, pensiamo che solo l'edificio dell’assessorato regionale all’Economia in via Notarbartolo costa 1 milione e 600mila euro l’anno di affitto).

Si prevede l’allargamento di un ampio tratto di via Ugo La Malfa, il collegamento con il raccordo autostradale con un nuovo svincolo (parzialmente già costruito con la rotonda che collega alla via Cardillo e poi alla via Lanza di Scalea), ampi parcheggi anche per pullman e un capolinea di autobus (che potrebbe diventare area di servizio per le nuove linee di tram se veramente si faranno).

Poi c’è il centro direzionale vero e proprio, una struttura avveniristica che sarà alimentata con pannelli solari, avrà un basso impatto ambientale ed energetico, insomma è pensata per essere la costruzione più moderna mai realizzata in Sicilia.

Anche sul fronte del design si tratterà di strutture avveniristiche. Al centro una grande piramide in vetro che presuntuosamente ricorda quella del Louvre. All’interno della piramide lo snodo fra le varie costruzioni che costituiranno lo spazio per gli uffici, tre grattacieli, come detto alimentati da pannelli solari sul tetto.
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