ITINERARI E LUOGHI
Un'estate al fresco tra boschi e riserve: un tour (da favola) in 8 aree naturali della Sicilia
Oltre al mare e alle zone d'interesse storico la Sicilia nasconde delle splendide (e fresche) riserve naturali, mete ideali per una gita fuori porta durante le giornate estive
Allora per chi vuole fuggire dall'afa e trovare rifugio in una zona fresca, la Sicilia, oltre al mare e alle zone d'interesse storico, offre delle splendide riserve naturali ricche di atmosfera.
Ecco allora per voi una piccola guida tra boschi, sugherete e laghetti in otto boschi e riserve naturali che vi consigliamo assolutamente di vedere.
Bosco della Favara e Bosco Granza
A poca distanza da Palermo c'è la Riserva naturale orientata Bosco della Favara e Bosco Granza un vero e proprio polmone verde per l'Isola, che offre riparo sotto gli alberi di biancospino, prugnolo e sughero. Si trova in un’aera interna e poco battuta, tra i territori di Montemaggiore Belsito, Aliminusa, Sclafani Bagni e Cerda, in provincia di Palermo.
Tra le specie che si incontrano ci sono il codibugnolo di Sicilia, il fringuello, il tordo bottaccio, la tordela, la passera scopaiola, il picchio rosso maggiore, l’allodola. Lungo il percorso troverete il Lago Bomes, importante specchio d'acqua naturale, ma anche numerosi stagni.
Bosco di Gimmeti
Sulle Madonie, nel Palermitano, vi suggeriamo un posto davvero particolare: il Castagneto di Gimmeti situato a un’altitudine all’incirca di 1.350 metri sul livello del mare e poco lontano dal ben più conosciuto piano Farina. Qui il paesaggio è dominato da monte Ferro e nelle giornate in cui il cielo è sereno si possono anche ammirare da lontano le isole Eolie.
Un luogo magico facilmente raggiungibile dalla Strada Provinciale 54 che collega Petralia Sottana a Piano Battaglia. Il percorso è costellato da innumerevoli esemplari di querce secolari. Man mano che si procede l’itinerario è prima pianeggiante, poi scende di poco di livello e infine evolve leggermente in alto fino allo splendido castagneto.
Lungo il tragitto si possono incontrare un buon numero di esemplari di agrifogli dalle dimensioni notevoli, che formano un popolamento così denso che la luce del sole penetra solo con sparuti raggi, regalando un'oasi di relax e fresco.
Case Rascata
Nelle "Alpi di Sicilia", come sono chiamate le Madonie c'è un altro posto stupendo. Case Rascata, a Collesano (a circa settanta chilometri da Palermo). Posto sul declive di un'ampia vallata situata ai piedi del rilievo carbonatico "Poggio Grotta del Signore" e dominato dal rilievo del Monte d'Oro.
Sulla sommità di questo rilievo sono presenti le rovine dell'antico abitato di età islamica, probabilmente esistente già in età bizantina, menzionato dalle fonti islamiche come Qal'at as-sirat, "Rocca sulla retta via". (Ne abbiamo parlato in questo articolo).
Un tragitto che potrà svelare un angolo di Sicilia e la storia degli stazzonari (“fornaciari”, “cretai”, “figuli”) di Collesano. Il paesaggio incantevole riserva agli escursionisti boschi di castagni e tratti completamente immersi nella macchia mediterranea (ginestre, cisti, frassini, lecci, sughere).
Bosco della Ficuzza
Tra le escursioni naturalistiche che si possono fare in provincia di Palermo, non può mancare quella al Bosco della Ficuzza. Insieme a Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago, ricopre una superficie protetta pari a circa 7.400 ettari, che interessa i territori di Corleone, Mezzojuso, Godrano, Marineo e Monreale e gestita dall’azienda Foreste demaniali della Regione Sicilia.
La Riserva è un habitat meraviglioso per oltre mille specie di vegetali e per moltissime specie di animali presenti in Sicilia, come volpi, donnole, lupi, ricci, uccelli selvatici e rapaci.
Monte Cofano
Vicino a Trapani, a pochi passi dallo Zingaro, invece, sorge la Riserva Naturale Orientata di Monte Cofano, riaperta ai visitatori proprio poche settimane fa dopo 5 anni. Un'area naturalistica che comprende oltre 350 piante diverse e suggestivi sentieri, tra mare cristallino e montagna, che finalmente possono tornare a essere ammirati da turisti ed escursionisti.
Tre sono i sentieri principali. Il primo è quello costiero, che può essere percorso partendo dalla Borgata di Cornino oppure dal versante opposto, quello orientale, che parte dalla Torre della Tonnara. Il sentiero è comodo e si percorre in circa tre ore di cammino effettivo. Basta seguire la segnaletica presente.
Un secondo itinerario, particolarmente consigliato, è il sentiero Scaletta. Parte dalla zona orientale (lato San Vito Lo Capo) . Si tratta di un sentiero che sale veloce verso la sella della montagna caratterizzato da una rigogliosa macchia mediterranea.
Il terzo, il più impegnativo, è quello che parte da Baglio Cofano, nella cosiddetta sella della montagna che permette di raggiungere la vetta del rilievo. (I dettagli su percorsi e itinerari li trovate in questo articolo dedicato a Monte Cofano).
La Sughereta di Niscemi
Nell'entroterra siculo, in provincia di Caltanissetta, si trova invece la Sughereta di Niscemi, una riserva naturale nata per tutelare i residui del bosco di sughero. Con i suoi 2.939 ettari è tra le riserve più vaste della Sicilia.
Un tempo la Sughereta era uno dei giardini preferiti dalle casate nobiliari di Sicilia per l’abbondanza di selvaggina che consentiva grandi battute di caccia. Oggi, invece, è uno dei paesaggi naturali più caratteristici dell'Isola.
All’interno della Riserva ci sono diversi percorsi da fare a piedi, in bicicletta oppure a cavallo e lungo i percorsi sono presenti anche delle aree attrezzate con tavoli e panche in legno per godere di un po' d’ombra. (In questo articolo tutti i dettagli su come visitare la riserva e i contatti).
Bosco di Malabotta
Adesso ci spostiamo in provincia di Messina, nel Bosco di Malabotta, a pochi passi da Roccella Valdemone all'interno del Parco dei Nebrodi: comprende un'area attrezzata ed una fonte.
A segnare l'l'ingresso "magico" al bosco sono le Rocche dell'Argimusco, importante complesso megalitico considerato la Stonehenge di Sicilia.
È uno dei boschi più antichi della Sicilia, di altissimo valore ecologico, naturalistico, faunistico e ambientale. Malabotta è un ecosistema composto di piante di età pluricentenaria, come le querce secolari con fusti di oltre due metri di diametro. La vegetazione è composta anche da cerri, faggi, castagni, agrifoglio, leccio e diverse altre specie.
Il sottobosco passa da ambienti umidi, alla prateria letteralmente ricoperta nel periodo primaverile dalla Peonia Selvatica (Paeonia officinalis), ad ambienti più secchi e rupestri, dove crescono il biancospino, la rosa selvatica. Una vera meraviglia della natura da non perdere.
Bosco di Santo Pietro
A pochi chilometri da Catania c'è invece il Bosco Santo Pietro, area boschiva di oltre duemilacinquecento ettari che contiene una grande quantità di specie vegetali e animali, che si estende nel territorio dei comuni di Caltagirone e Mazzarrone.
Dal bosco di Santo Pietro e, dopo aver attraversato le zone interessate da un rimboschimento a pino ed eucalipto, si giunge alle due aree più belle del bosco: le vallette, dette fontana del Cacciatore e della Molara. Qui si percorre una specie d'anello all'interno del quale si può ammirare quello che rimane della sugherata della Molara.
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